E’ strano come a volte, si cammini davanti ad un luogo senza vedere cosa nasconde all’interno.
Così è successo a noi, per tanti anni abbiamo vissuto nel quartiere Barca a Bologna e non abbiamo mai saputo dell’esistenza di una splendida ghiacciaia, ora nascosta dai palazzi circostanti, la Ghiacciaia di Villa Lambertini-Mattei.
Perché ve ne parliamo? Semplice, oltre ad essere un sito interessante, è anche un luogo che ha avuto una storia molto travagliata, ha rischiato anche di non essere più visibile ai visitatori. Da qualche anno però è in mani sicure, alcune persone hanno dato vita ad una associazione per la salvaguardia e la riqualificazione della ghiacciaia. Ora queste persone hanno bisogno di tutti noi, in quanto per effettuare ulteriori lavori di manutenzione, occorrono parecchi soldi.
Alcune settimane fa, siamo stati contattati dall’Associazione Salviamo la Ghiacciaia, ci hanno chiesto se eravano interessati a visitare questo luogo e raccontare al nostro pubblico e non solo, la loro storia ma soprattutto la storia di questo sito.
Siamo stati accolti dalla Sig.ra Annalisa e dalla Sig.ra Anna, due splendide persone che in pochi minuti ci hanno fatto amare e capire l’importanza che la ghiacciaia ha avuto nel tempo ma soprattutto, ci hanno raccontato tutto il lavoro che hanno svolto fino ad ora per mantenere vivo questo luogo.

Ma sapete che cos’è una ghiacciaia e a cosa serviva?
La ghiacciaia, detta la “giazéra” in dialetto bolognese, è una struttura di cui erano dotate tutte le ville soprattutto quelle di campagna e serviva per conservare gli alimenti prima dell’avvento dei frigoriferi. Questa costruzione di solito veniva edificata, nei pressi della Villa nella zona a Nord più fresca e alberata, vicino all’acqua, un laghetto o macero, da cui prelevare il ghiaccio nella stagione più fredda. Scelto il posto si scavava una buca profonda nel terreno, e si predisponevano delle scanalature per raccogliere gli sgocciolamenti; questa buca veniva ricoperta con una costruzione alta alcuni metri in pietra a cui veniva data la forma di una cupola.

All’interno, attraverso una porta venivano ammassati, nel periodo invernale, strati alternati di ghiaccio e fogliame di piante o canapa, questo permetteva di mantenere il freddo per lunghi periodi.
Anche la Ghiacciaia di Villa Lambertini – Mattei si presenta come una verde piccola montagna coperta da un boschetto di piante spontanee, sulla quale è posizionata l’unica quercia secolare sopravvissuta.

Annalisa e Anna ci hanno raccontato la storia della Ghiacciaia, la cui costruzione risale alla metà del 1700, quando fu costruita la Villa Lambertini-Mattei come dimora estiva del cardinale Prospero Lambertini prima e di Papa Benedetto XIV, poi. Alla fine dell’800 l’abitazione padronale fu acquistata da Andrea Mattei, nonno di Cesare, noto quale progettista della “Rocchetta Mattei” di Riola di Vergato.

Nell’ultimo secolo la Ghiacciaia ha avuto diversi utilizzi; durante il periodo della guerra fu utilizzata come rifugio e tutt’ora all’interno sono visibili nelle pareti le tracce di fuliggine dovute ai fuochi che venivano accesi all’interno per riscaldarsi o per cucinare. Dopo la guerra è diventato un luogo di gioco dei bambini. Ma per alcuni anni, fu considerato anche un “luogo oscuro”, infatti alcuni abitanti della zona, hanno riferito che, questo luogo, è stato per molto tempo rifugio di persone poco affidabili e senza tetto. Forse è proprio a questa sua “trascuratezza” che la ghiacciaia ha perso di importanza e ha avuto poca visibilità, ed è riuscita ad arrivare ai giorni nostri intatta.
Quando tutta la proprietà (villa, casa del fattore, chiesetta e ghiacciaia) fu venduta ad un costruttore, iniziarono i lavori che portarono alla modifica della villa e degli edifici limitrofi in abitazioni e anche la ghiacciaia avrebbe dovuto cambiato l’uso.
Ed ecco che entra in gioco l’Associazione “Salviamo la Ghiacciaia”, Annalisa ed Anna ci hanno raccontato le loro battaglie e la loro missione.

La ghiacciaia è situata in Via Bertocchi 24, a pochi metri dallo storico ingresso principale della Villa Lambertini-Mattei, ancora oggi è presente il grande cancello d’ingresso con due colonne sulla cui sommità sono poste due pietre del fiume Reno. Oggi, questo cancello dà accesso al condominio composto da due grandi palazzi, nel cui giardino è dislocata questa ghiacciaia.
La storia dell’Associazione inizia nel 2006, con una battaglia per impedire che venisse abbattuta la quercia secolare posta sopra alla ghiacciaia ma soprattutto per impedire la distruzione di questo edificio che fa parte del patrimonio storico bolognese.
Nel 2008, 42 famiglie del complesso residenziale, venute a conoscenza dei progetti del proprietario della Villa e della ghiacciaia, iniziarono un lungo percorso, fatto di trattative difficoltose ed estenuanti, per salvare la ghiacciaia. Alla fine sono riusciti ad acquistare con un grande fatica da parte di tutti gli associati, l’edificio e nel 2010 è nata l’Associazione senza scopo di lucro “SALVIAMO LA GHIACCIAIA”.
Grazie all’interesse naturalistico dell’area, l’Associazione ha potuto effettuare l’iscrizione della Ghiacciaia, nell’Anagrafe Unica delle ONLUS, nel Settore tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente. All’ingresso della ghiacciaia è stata affissa a testimonianza una targa commemorativa a riconoscimento del valore storico che la stessa assume per il quartiere.

A seguito dell’iscrizione nel Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, è stata modificata la sua denominazione in “Salviamo la ghiacciaia ODV” (Organizzazione di Volontariato), attualmente iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Dal 2010 sono state intrapresi alcuni interventi volti alla valorizzazione dell’area ed alla sua messa in sicurezza per renderla visitabile al pubblico, per promuoverne l’interesse artistico e storico del luogo, come la potatura della quercia per renderla più stabile e alcuni interventi della struttura interna per garantire la sicurezza dell’edificio.
Infine abbiamo chiesto ad Annalisa e Anna perché hanno attivato la campagna di crowdfunding e la risposta ci ha interessato tantissimo.
Infatti ci hanno spiegato che i primi lavori effettuati con i risparmi degli associati e con i 5 per mille raccolti negli anni, hanno permesso di effettuare solo i lavori più urgenti, quali svuotare la ghiacciaia e creare un piccola struttura che consentisse l’accesso all’edificio in totale sicurezza.

Ora il loro obiettivo è quello di ristrutturare le mura della ghiacciaia, chiudendo l’apertura effettuata dai proprietari precedenti, creare un’illuminazione all’interno a norma e costruire un corrimano nelle scale per poter scendere e godere dell’ampio spazio di questo luogo, insomma, rendere la ghiacciaia fruibile al pubblico in tutti i suoi spazi, interni ed esterni.
Per fare tutti questi lavori sono necessari tanti soldi e gli associati solo con le loro forze non ce la possono fare, per questo hanno attivato questa campagna di Raccolta fondi.
Sul sito dell’Associazione troverete tutte le informazioni per partecipare al Crowdfunding attivato, dal nome “Il Frigorifero Perduto“, e fino al 15 MAGGIO 2023, potrete contribuire affinchè questo luogo riacquisti il suo antico splendore.
Nell’attesa comunque la Ghiacciaia non resta ferma, infatti da marzo 2023 sono iniziate le visite guidate. La Ghiacciaia è aperta a chiunque ne faccia richiesta, prenotando in anticipo la visita.
Inoltre sono state attivate collaborazioni per visite e laboratori con le scuole, Vi garantiamo che i bambini faranno una bella esperienza trascorrendo alcune ore in compagnia di esperti che faranno conoscere la natura che li circonda.
Se siete nei paraggi il 6 maggio ci sarà anche la Festa della Ghiacciaia, partecipate, scoprirete un luogo veramente affascinante.
Ultima informazione. Quest’anno la Ghiacciaia è stata inserita tra i giardini da visitare durante le giornate organizzate da Diverdeinverde, la manifestazione che una volta all’anno apre i giardini privati di Bologna al pubblico. Per conoscere il programma del 2023, vi lasciamo il link e se volete concoscere la nostra esperienza degli anni passati ecco il nostro articolo I giardini inesplorati di Bologna .
L’articolo è molto interessante, è importante far conoscere sia la storia travagliata della ghiacciaia sia la lotta dell’associazione per presevarla. Grazie
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Grazie a te per essere passata dal blog.
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Grazie x occuparvi di cose belle 💘 poco conosciute
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Grazie, è un piacere raccontare di luoghi sconosciuti, soprattutto se hanno bisogno di essere salvati!!
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C’e’ una ghiacciaia stupenda in fondo a via del Terrapieno che rischia di venire distrutta dai lavori di allargamento della tangenziale.
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Non lo sapevamo, non potrebbero demolirle, visto che sono tutelate. Grazie per la segnalazione!
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I luoghi più sconosciuti spesso sono proprio vicini a casa, come questa ghiaccia: hai fatto bene a visitarla perché con questo articolo contribuisci alla sua conoscenza e alla sua preservazione!
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Grazie a te!!
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