By Cristina
La scoperta del Portogallo continua… quest’anno ho visitato Porto la seconda città del Portogallo.

I primi giorni di febbraio ho trascorso 3 giorni in questa città insieme a mio marito e ad una coppia di amici; se mi domandate se tre giorni sono sufficienti per visitare questa città, vi rispondo sì, a patto che rinunciate di visitare gli interni di molti luoghi, tipo il Palácio da Bolsa e i vari musei, per visitare anche questi siti occorre prevedere più giorni, soprattutto per il fatto che molti sono visitabili solo tramite visite guidate ad orari fissi.

Considero Porto una città dai mille volti; è al contempo affascinante e un po’ fatiscente, i segni di degrado sono evidenti in molte zone della città; è una città vivace ed in alcune zone si gode di una tranquillità impensabile. E’ una città che mi ha conquistato tantissimo, sono rimasta incantata soprattutto dalle facciate dei palazzi decorati di azulejos e dal quartiere di Ribiera situato lungo il fiume Douro.
La città non è ampia e nonostante le ripide salite e discese che si alternano è una cittadina che si gira a piedi senza difficoltà e permette di godere di scorci affascinanti catturando quei momenti di vita quotidiana, che a me personalmente piacciono tantissimo e che cerco sempre durante i miei viaggi.

E poi che dire dei panorami, i più belli per me sono quelli che si vedono o dal Ponte Dom Luis I oppure dal Miraduoro da Vitória dal quale si vedono i tetti della città da qui la vista si estende al fiume Douro, alla Catredale Sé ed infine a Vila Nova de Gaia.


Cosa abbiamo visitato il primo giorno
Noi avevamo l’alloggio in Rua Santa Caterina, una via centrale da dove si raggiungono i diversi luoghi della città (ottimo punto di partenza!); è una strada pedonale vivace e molto affollata dove si trovano boutique e negozi di abbigliamento, con tanto di centro commerciale dalla facciata molto particolare…

Lungo Rua Santa Catarina sorge la bellissima Capela das Almas; le sue pareti esterne sono rivestite da magnifici pannelli di azulejos che raffigurano scene della vita dei santi. Ci è stato impossibile visitare bene l’interno in quanto tutte le volte che ci siamo fermati c’era la messa in corso, perciò impossibile entrare, se non per dare una sbirciatina.

In questa strada si trova anche il Café Majestic una sala da tè in stile art nouveau, molto elegante e finemente decorato. Ammetto che è stata una piacevole esperienza fermarsi in questo luogo, è stato come fare un salto in un’altra epoca, vale la pena fermarsi per degustare un caffè o un tè anche se confesso che è abbastanza costoso!!!

Proseguendo per questa via, nel mezzo di una grande piazza, si incontra la Igreja de Sant’Ildefonso, una grande chiesa, un po’ grigia ma con una facciata bellissima, ricoperta da oltre 11.000 piastrelle di azulejos dipinte di blu.

Passando oltre si giunge in uno di quei luoghi che sembra di essere al tempo dell’Oriente Express, sto parlando della Stazione ferroviara di São Bento, un edificio neoclassico, è considerata una delle stazioni ferroviarie più belle del mondo!!!!
L’atrio è ricoperto da 20.000 azulejos bianche e blu che raffigurano scene di battaglie e la storia dei trasporti portoghesi.



Dalla stazione di Sao Bento ci siamo diretti verso la Torre dos Clerigos; prima di raggiungere la torre sulla sinistra si intravede la Avenida Dos Aliados (Viale degli Alleati) un grande viale che conduce alla Câmara Municipal do Porto (municipio), si riconosce per la sua torre campanaria alta 70 metri.

In zona abbiamo fatto una sosta in un negozio molto particolare “O Mundo Fantástico das Conservas Portuguesas” dove si possono trovare centinaia di scatole di sardine, entrare in questo luogo sembra di entrare nel mondo Disney.

La Torre dos Clerigos l’abbiamo vista solo dall’esterno senza salire in cima, ci sono altri punti panoramici raggiungibili senza salire 240 gradini!!

In questa zona si trova la Livraria Lello.

Per me un altro sogno si è avverato, ho visitato una delle più belle librerie del mondo e la più vecchia del Portogallo, peccato la ressa presente al suo interno che non mi ha permesso di viverla con la calma che mi ispira di solito una libreria o biblioteca; poter guardare i libri, sfogliarli lentamente per poi decidere quale comprare.

Accanto alla libreria Lello, c’è un interessante negozio la Fábrica E Armazém Das Carmelitas, dove vendono borse, bicchieri, biro, oggetti per la casa e tanto altro. Era un vecchio negozio di tessuti di cui sono stati conservati i mobili e le strutture in legno, è molto bello perdersi tra gli scaffali e salire al primo piano dove la vista dall’alto del negozio è veramente affascinante!


Da qui si raggiunge il complesso delle chiese, Igreja do Carmo che ha la facciate interamente rivestite di azulejos blu e bianchi e Igreja dos Carmelitas Descalços (con visita gratuita). Entrambe sono affacciate sulla bellissima e vivace piazza dove ha sede l’Università.

Il quartiere Cedofeita è stato una scoperta piacevole! tra le Rua Miguel Bombarda, Rua da Torrinha e Rua do Breiner, sorgono importanti gallerie d’arte, botteghe artigianali e piccoli centri commerciali (proprio qui abbiamo mangiato in un self service con giardino interno, un posto veramente tranquillo) e anche dei murales molto interessanti. E’ un quartiere autentico poco turistico ma ci sono scorci molto caratteristici.


Poco lontano da qui abbiamo raggiunto i Jardim do Palácio de Cristal, un’oasi verde piena di fiori colorati, alberi, fontane, sculture e meravigliosi panorami affacciati sul Douro.

La vista da quassù è veramente bella, oltre al fiume si intravedono dall’alto dei giardini, tutti ben curati.


Decidiamo di scendere verso il fiume e prima di raggiungerlo facciamo una sosta al Palácio da Bolsa, un palazzo storico in stile neoclassico.

Non abbiamo visitato l’interno di questo palazzo perché è possibile farlo sono con visita guidata e ciò ci avrebbe portato via tanto tempo, ma abbiamo avuto la fortuna di vedere, solo dall’esterno in quanto non visitabile, la biblioteca. Questa stanza era usata per leggere i giornali di tutto il mondo e consultare i rapporti e i libri con contenuti commerciali. Oltre alle libreria, all’interno si possono ammirare i preziosi orologi artistici e due enormi globi del XIX secolo, uno è la rappresentazione terrena e l’altro la sfera celeste, una meraviglia!!!

L’Igreja Monumento de Sao Francisco, si trova accanto al Palacio da Bolsa, in Praça Infante Dom Henrique, da fuori sembra a un’austera chiesa mentre al suo interno è piena di angelici cherubini e sobri monaci, un esempio di barocco del Portogallo. Con il biglietto di ingresso si possono visitare anche il museo della chiesa che ospita una collezione di arte sacra e le catacombe.

Dopo tanto camminare raggiungiamo il fiume e abbiamo percorso la sua sponda fino a raggiungere il suggestivo quartiere di Reibera.

Per la sua bellezza e particolarità è stato dichiarato patrimonio UNESCO; è caratterizzato da vicoli stretti dove passeggiare ammirando i tantissimi vecchi palazzi, un po’ decadenti, ma dai mille colori e con i panni stesi nei balconi, e sotto ai quali ci sono caratteristici ristorantini e taverne. Dalla banchina del fiume si possono ammirare i barcos rabelos, le barche dal fondo piatto usate un tempo per trasportare il vino lungo il Douro (ora adibite al trasporto turistico) e i tanti artisti di strada che si esibiscono.

Da Reibera abbiamo attraversato il Ponte de Dom Luís I, un ponte in ferro costruito in un’unica arcata, percorrendo il livello inferiore (percorso dalle macchine e dai pedoni) e abbiamo raggiunto Vila Nova de Gaia, la città posta sull’altra riva del fiume.


Qui sono presenti le maggiori cantine dell’omonimo vino, il Porto. Anche questa zona è molto caratteristica e carina; è piacevole passeggiare lentamente sulla banchina dove da un lato ci sono le bancarelle che vendono i prodotti tipici e dall’altro le numerose cantine di Porto. Noi abbiamo visitato la cantina Burmester, la scelta è ricaduta su questa cantina in quanto offriva una visita guidata in italiano. E’ stata una visita molto interessante di cui parlerò in un altro articolo.
La giornata è stata intensa e abbiamo visitato luoghi veramente belli ed è terminata con un bellissimo tramonto sul fiume.


Se vi interessa abbiamo percorso 21189 passi, non male direi!!
Cosa abbiamo visitato il secondo giorno
La mattina abbiamo fatto una gita fuori porta fino alla foce del fiume Douro, anche questa zona di Porto è molto bella e ne parlerò in un altro articolo, in quanto merita un racconto a parte.
Di ritorno dal mare abbiamo mangiato al Mercado Bom Sucesso, un mercato moderno, pieno di luce che ospita banchi che propongono varie tipologie di piatti: dal pesce alla carne, dal dolce al salato, vini e quant’altro; una volta riempito il proprio vassoio, ci si può accomodare nei tavoli disposti sia al piano terreno che sulla terrazza superiore.

Dopo il pranzo abbiamo fatto una sosta alla Casa della musica, la sala da concerto costruita in occasione della candidatura di Porto come Capitale Europea della Cultura, la sua forma a cubo la rende particolarmente affascinante. L’interno è visitabile solo partecipando a visite guidate.

Ritorniamo nel centro storico di Porto per visitare la splendida Cattedrale Sé, dall’imponente stile romanico, è posizionata in cima ad una collina. Dal Terreiro da Sé, il balcone panoramico davanti alla Cattedrale è possibile ammirare il panorama su Reibera e Vila Nova de Gaia.

La visita è a pagamento, per me vale la pena visitarla; l’interno della chiesa è semplice, il chiostro gotico è splendido, nella terrazza superiore le pareti sono decorate da azulejos bianche e azzurre che raccontano la vita di Maria e dalla torre si può godere di un bel panorama.


Anche oggi i passi non sono stati pochi, 27191.
Cosa abbiamo visitato il terzo e ultimo giorno
La mattinata è dedicata alla visita di Vila Nova de Gaia alta, che raggiungiamo attraversando il ponte Don Luis I, questa volta dal secondo livello, percorso solo dalla metropolitana e dai pedoni.

Da quassù la vista è molto bella come lo è dal piazzale del Mosteiro da Serra de Pilar un austero edificio religioso posto in cima alla collina che domina Gaia. Su questa collina parte anche la funivia (Teleférico de Gaia) che scende fino alle banchine del Douro.

Invece di scendere con la funivia siamo scesi a piedi percorrendo gli stretti vicoli che portano al fiume. Sulla riva del fiume abbiamo visitato la Casa Portuguesa do Pastel de Bacalhau, un luogo particolare sembra una libreria dove all’interno invece cucinano il baccalà in pastella, l’assaggio era quasi d’obbligo.


Proprio dietro a questo edificio è stato dipinto un bellissimo murales l’”Half Rabbit”, un po’ scultura e un po’ murales, realizzato con i rifiuti.

Dopo il pranzo che abbiamo degustato nel Mercado Municipal de Gaia abbiamo ripercorso i vicoli di Reibera, quelli nascosti dietro le facciate delle case affacciate sul fiume, anche oggi abbiamo scoperto scorci di questo quartiere veramente suggestivi.

Passi percorsi 23906
Nota finale, come tante altre città europee e non, che ho visitato in questi ultimi anni, anche a Porto si nota un certo degrado, infatti ci sono molte persone che la notte dormono per strada, e molti palazzi sembrano abbandonati al loro decadente destino…… peccato visto i bellissimi edifici con le facciate piene di azulejos.
Eppure, nonostante qualche segno di decadimento, Porto mi è piaciuta tantissimo, sicuramente è una delle città che non smetterei mai di visitare…
2 pensieri riguardo “Tre giorni a Porto”