A febbraio ho passato un week end a Palermo, città molto interessante, crocevia di cultura, città d’arte. Arriviamo venerdì sera appena in tempo per un’ottima cenetta a base di pesce in un ristorante vicino al nostro albergo, ottimo inizio!!!
Sabato mattina dopo un’abbondante colazione iniziamo il nostro tour dirigendoci verso i Quattro Canti, piazza ottagonale all’incrocio dei due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda e il Cassaro (antica via di origine fenicia, che collega il Palazzo dei Normanni al mare,oggi Via Vittorio Emanuele).

Ci dirigiamo verso Piazza Pretoria, detta anche piazza della vergogna per le statue nude della fontana che si trova al suo centro; la fontana Pretoria è un’opera di Francesco Camilliani realizzata nel 1554, in marmo bianco di carrara, bellissima.


Giriamo l’angolo e troviamo la chiesa di S. Maria dell’Ammiraglio e la Chiesa di San Cataldo che decidiamo di visitare in quanto siamo incuriositi dalle tre cupole rosse in stile arabeggiante. L’edificio risale al periodo normanno, è realizzato in pietra arenaria e ha la forma di un parallelepipedo.

Percorriamo tutto il Cassaro e arriviamo alla Cattedrale, visitiamo il suo interno e decidiamo di salire sui tetti della cattedrale. Ottima scelta, da qui si gode di un’ottima veduta della città (peccato il tempo nuvoloso).


Raggiungiamo il Palazzo dei Normanni dove, oltre alla visita del palazzo reale visitiamo la Cappella Palatina. I mosaici lasciano letteralmente a bocca aperta; essi sono realizzati secondo lo stile arabo-normanno, caratterizzati dal colore oro che rende molto suggestivo tutto l’ambiente.


Non si può venire a Palermo e non visitare i suoi mercati, noi decidiamo di andare al mercato Ballarò; percorriamo i suoi vicoli e le sue strade e ci facciamo coinvolgere dai colori, profumi che provengono dalle bancarelle che sono talmente fitte che a volte è difficile passarci in mezzo.
Vista l’ora decidiamo di assaggiare lo “sfincione”, una specie di pizza molto gustosa e compriamo delle arance buonissime!!!!

Dopo esserci ristorati prendiamo la navetta gratuita che gira intorno alla città vecchia e ci dirigiamo verso il teatro Massimo che visitiamo, molto interessante.

Il teatro Massimo di Palermo è il primo teatro per grandezza di tutta Italia. Si pone al terzo posto in Europa, alle spalle dell’Operà di Parigi e del Of Operhaus di Vienna.

Ormai la giornata volge al termine, passeggiamo tra le vie del centro storico guardando le vetrine e confondendoci con la folla del sabato sera.
Domenica mattina visitiamo la Kalsa, uno dei più antichi quartieri di Palermo. Passeggiando passiamo da piazza San Francesco. La piazza prende il nome dalla grande chiesa intitolata a S. Francesco d’Assisi; qui ritroviamo anche l’antica focacceria San Francesco dove già anni fa avevamo assaggiato la focaccia palermitana ca’ meusa (con la milza); peccato che sia ancora chiusa!

Proseguiamo tra le strade ancora addormentate della domenica mattina e raggiungiamo piazza Marina, dove troviamo il mercato dell’antiquariato e ci lasciamo appassionare dai banchetti pieni di oggetti bizzarri. All’interno della piazza c’è un bellissimo giardino pubblico, il giardino Garibaldi, all’interno del quale si trovano tante piante esotiche, tra cui il maestoso Ficus macrophylla che è considerato uno dei più vecchi e grandi d’Italia.

Ci dirigiamo verso Piazza Magione dove visitiamo la basilica della Santissima Trinità del Cancelliere (detta anche chiesa La Magione) è una delle chiese più antiche della città, poi raggiungiamo la chiesa dello Spasimo che ci riserva una gradevole sorpresa, è una chiesa del ‘500 senza il tetto, perciò a cielo aperto.

Uscendo dalla chiesa una scalinata ci permette di arrivare al bastione che è ciò che rimane delle vecchie fortificazioni del cinquecento, oggi adibito a spazio verde. Passeggiamo tra le vie della Kalsa, tra i palazzi con i cestini alle terrazza ed i panni stesi sulle terrazze, sono affascinata da questo quartiere, si respira ancora l’aria di una volta.

Raggiungiamo il mare e ci rilassiamo un po’ al sole. Ormai la giornata volge al termine dobbiamo prepararci per andare verso l’aeroporto. Il week end è passato velocemente, Palermo ci è piaciuta tanto al punto che mentre attendiamo il nostro aereo facciamo i programmi per la prossima visita.
Un pensiero riguardo “Palermo, la città dalle mille culture e dai mille profumi”