Finalmente ce l’abbiamo fatta, dopo due anni, siamo riusciti ad effettuare due viaggi che avevamo in programma dal 2020.
Siamo arrivati in Texas giusto in tempo per festeggiare il 4 luglio, festa dell’Indipendenza americana poi siamo partiti per le Hawaii dove abbiamo visitato Maui e Big Island. Dopodiché siamo tornati in Texas per un breve viaggio “on the road”.
Molti ci hanno chiesto perché, tra tanti Stati americani abbiamo scelto il Texas, la risposta è semplice. Qui, da alcuni anni vive nostra figlia e abbiamo colto l’occasione per visitare la città dove abita, vedere la sua nuova casa e conoscere il suo cagnolone, un bellissimo Golden Ritriever dal pelo rosso, di nome Robin.

In questo articolo vi daremo alcune informazioni generali sul viaggio, che speriamo siano utili se state programmando un viaggio in USA.
A breve seguiranno anche articoli specifici sulle varie località che abbiamo visitato, intanto se volete sapere come abbiamo trascorso il 4 luglio, potete andare a leggere il post dedicato “Festa dell’Independence Day a Houston – Texas“
Informazioni generali sul viaggio in USA
Viaggio in USA: periodo del viaggio
Dal 3 luglio 2003 al 24/07/2022 (dal 5 al 14 luglio siamo stati alle Hawaii) per un totale di 21 giorni.
Viaggio in USA: persone in viaggio
Il nostro è stato un viaggio in famiglia, dall’Italia è partito con noi nostro figlio e abbiamo raggiungo a Houston nostra figlia, il suo compagno e Robin .
Viaggio in USA: il nostro itinerario
1° tappa 3-5 luglio Houston – Texas
2° tappa 5- 10 luglio Maui – Hawaii
3° tappa 10-13 luglio Big Island – Hawaii
4° tappa 13 luglio ritorno a Maui per trasferimento in Texas
Dal 14 al 23 luglio abbiamo effettuato un breve “on the road” in Texas, con il seguente percorso:
Houston – Austin – New Braunfels e Gruene- San Antonio – Galveston – Houston

Viaggio in USA: mezzi di trasporto utilizzati
Voli
Air France: andata Bologna –Houston
KLM: ritorno – Houston –Bologna
Southwest Airline: Houston – Maui
Maui – Big Island
Maui – Houston
In totale abbiamo preso 10 voli per un totale di 42 ore di viaggio (circa).

Noleggio auto
Durante i nostri viaggi in USA abbiamo constatato che in America per gli spostamenti è necessaria una macchina (a meno che non si rimane stanziali in una grande metropoli). Gli spazi sono talmente ampi che un mezzo di trasporto individuale come l’auto propria diventa indispensabile.
Che tipo di macchine abbiamo noleggiato?
Sulle isole Hawaii abbiamo noleggiato le auto tramite la compagnia Hertz, perché nostra figlia fa parte del programma “Gold Reward” e può usufruire di sconti o di opzioni particolari, come scegliere una macchina disponibile tra quelle presenti nel parcheggio della compagnia di noleggio all’aeroporto, a prescindere dalla prenotazione.
A Maui la macchina scelta era una Nissan Kicks (piccolo SUV non commercializzato in Europa), agevole e parsimoniosa comunque adatta alle strade che abbiamo percorso. Considerate che sull’isola di Maui normalmente le strade sono larghe ma alcuni tratti, come la Hana Highway e la Hwy 360, sono strade piuttosto strette, poco agevoli e a volte non asfaltate. Perciò l’ideale sarebbe stato avere una 4×4 ma noi ce l’abbiamo fatta anche con una macchina a trazione anteriore.
L’ultimo giorno abbiamo noleggiato una Dogde Charger RT rossa fiammante. Vi assicuriamo che non siamo impazziti ma abbiamo accontentato nostro figlio che desiderava guidare una tipica “muscle car americana”.

A Big Island, avevamo una Chevrolet 300S; con il senno di poi, l’ideale sarebbe stata una macchina 4×4, in quanto sull’isola sono presenti strade che per percorrerle è obbligatorio avere un auto con quattro ruote motrici, soprattutto nelle vicinanze del vulcano. Appena ci siamo accorti delle difficoltà nella viabilità abbiamo provato a chiedere il cambio auto, ma a differenza di Maui, che potevemo scegliere la macchina, a Kona ci è stata assegnata e dovevamo pagare una differenza di prezzo veramente troppo alta per il cambio.

ALtri mezzi utilizzati
Per gli spostamenti in Texas abbiamo utilizzato la macchina di nostra figlia, Uber, il Tram e abbiamo noleggiato le bici.
Viaggio in USA: dove abbiamo alloggiato
Noi normalmente prenotiamo tramite Booking e Airb&B, in quanto prenotiamo con largo anticipo soluzioni con cancellazione gratuita fino a qualche giorno prima della partenza.
Texas
A Houston abbiamo soggiornato a casa di nostra figlia mentre a Austin abbiamo soggiornato presso il Drury Inn & Suites Austin North e a San Antonio presso La Hacienda Inn, Alamodome /Riverwalk
Il primo hotel è molto carino, ha la piscina e diversi servizi inclusi come il parcheggio interno per le auto, una piccola palestra e la zona lavanderia. Inoltre la colazione è inclusa e dalle 17 alle 19 è possibile fare un aperitivo (praticamente si può cenare). Unica pecca è che è lontano dal centro ma considerati i prezzi elevati degli hotel nella downtown di Austin e che, in soli 10 minuti di guida il centro si raggiunge, la soluzione ci è sembrata perfetta. In più è dog friendly, importante per noi siccome Robin è venuto insieme a noi!
Il secondo è in stile motel americano, con ambienti un po’ vecchiotti e moquette sul pavimento, ma pulito, e questo è importante! Purtroppo non era prevista la colazione ma era presente una macchinetta del caffè in camera. Se lo consigliamo? NI per lunghi soggiorni forse non è l’ideale ma se si è di passaggio o per soggiorni di una notte, secondo noi può andare bene.
Hawaii
Sulle isole abbiamo invece soggiornato in 2 appartamenti prenotati tramite Airbnb con largo anticipo. Gli alloggi alle Hawaii non sono tanti quindi prenotare in anticipo ci ha permesso di trovare appartamenti belli senza spendere troppo.
Sull’isola di Maui eravamo alloggiati a Kihei, secondo noi un’ottima posizione, abbastanza centrale per raggiungere in breve tempo tutti gli angoli dell’Isola.
A Big Island eravamo alloggiati a Kona. Ora che siamo tornati e abbiamo già visitato l’isola, che è piuttosto grande, consigliamo di soggiornare per qualche giorno nella zona di Kona e altri giorni nella costa opposta, per evitare di percorrere giornalmente tanti chilometri per gli spostamenti.
Entrambi gli appartamenti erano dotati di lavatrice ed asciugatrice, ottima soluzione per non dover portarsi dietro tantissime valige.
Quando siamo tornati a Maui abbiamo soggiornato presso il Sea Side Hotel, nei pressi dell’Aeroporto in quanto la mattina successiva avevamo il volo presto. Alloggio carino con piscina, non proprio economico però!

Viaggio in USA: clima
Texas
Il periodo migliore per visitare questo Stato va da ottobre a marzo. In questo periodo le temperature sono calde e le precipitazioni sono scarse. Durante i mesi estivi le temperature salgono sopra i 35/40 gradi giornalmente e alcune giornate sono molto umide, che aggiunte al caldo non sono il massimo per trascorrere ore all’aperto. Vi confermiamo che noi a luglio abbiamo avuto molto, ma molto caldo!
Hawaii
L’arcipelago delle Hawaii è posizionato nella fascia equatoriale, con un clima tropicale, le temperature sono miti e oscillano poco durante l’anno. Alle Hawaii si può passare dai deserti alle foreste in pochi chilometri di distanza, dalla spiaggia alla cima del vulcano, innevata di inverno, in due /tre ore.
La stagione più calda e asciutta va da giugno a ottobre, mentre la più fresca da dicembre a marzo. Il clima è influenzato da diversi fattori: dai venti alisei che soffiano costantemente da nord est e determinano tanti microclimi, secchi o umidi a seconda della diversa esposizione delle isole, e dalla presenza delle montagne che hanno caratteristiche e altezze diverse.

Viaggio in USA: documenti necessari
Per un viaggio negli Stati Uniti i documenti necessari sono:
- Il Passaporto elettronico, per gli italiani è necessario avere un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi.
- L’ ESTA, Electronic System for Travel Authorization. Tutti i viaggiatori che intendono recarsi negli USA nell’ambito del Visa Waiver Program (Programma “Viaggio senza Visto”) devono ottenere un’autorizzazione ESTA, prima di salire a bordo del mezzo di trasporto prescelto.
Il programma ESTA è gestito dal Dipartimento della Homeland Security /Customs and Border Protection (DHS/CBP). L’autorizzazione ESTA deve essere ottenuta almeno 72 ore prima dell’inizio del viaggio. Vi suggeriamo di richiedere l’ESTA il prima possibile, dal momento che un eventuale rifiuto comporta la necessità di richiedere un visto non-immigranti, presso l’ambasciata più vicina. La richiesta dell’ESTA va presentata online ed il rilascio dell’autorizzazione è a pagamento (circa 21 dollari a testa). Potete accedere al sito ESTA all’indirizzo: https://esta.cbp.dhs.gov/esta/ - L’ Assicurazione di viaggio medica è fondamentale negli Stati Uniti. Il sistema sanitario nazionale non funziona come in Italia e in generale in Europa dove l’assistenza è gratuita o comunque con spese affrontabili. In America è necessario avere una copertura assicurativa per evitare di pagare tanti dollari per ricevere le eventuali cure mediche necessarie durante il soggiorno.
Noi ci siamo affidati a Columbus Assicurazioni, compagnia con la quale da diversi anni stipuliamo un’assicurazione viaggi annuale. - Cetificazioni Covid. Quando siamo partiti noi (luglio 2022) era ammesso l’ingresso negli Stati Uniti ai viaggiatori che avevano completato la vaccinazione con i sieri approvati da FDA (Moderna, Pfizer e Johnson and Johnson) o inseriti nella Emergency Use Listing (EUL) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Viaggio in USA: informazioni utili
AMBER Alert, acronimo di America’s Missing: Broadcast Emergency Response, è un sistema di allarme nazionale in caso di sospetto rapimento di minore. Non spaventatevi se improvvisamente il telefono inizierà ad emettere un suono tipo allarme state ricevendo un avviso di allerta. Vi consigliamo di disinstallare dal telefono la ricezione di questi messaggi, a noi è capitato di riceverli in piena notte e ci siamo spaventati tantissimo.
Scheda sim mobile: fondamentale per avere sempre una connessione, soprattutto per avere la certezza di poter utilizzare Google Maps come navigatore. Sul mercato ci sono tante tipologie di sim con tante offerte che variano in base ai minuti e ai giga disponibili. Si possono acquistare on line oppure si possono comprare direttamente in USA. Noi abbiamo optato per un servizio offerto dal nostro gestore che prevedeva la copertura in USA per 15 gg per totale di 4 giga al costo di € 15 così non abbiamo dovuto cambiare la Sim nel telefono
Per l’uso degli elettrodomestici (incluso anche il cellulare) ricordatevi che il voltaggio negli Stati Uniti è 110 volts mentre la frequenza è 60hz: questo significa che se l’elettrodomestico li supporta basterà un adattatore, in alternativa vi servirà anche il trasformatore.
La benzina viene misurata in galloni: 1 Gallone è pari a 3.79 Litri. Attenzione al colore delle pompe di benzina che sono il contrario dell’Italia, la pistola della benzina è nera mentre quella del diesel è verde. Per il pagamento, noi abbiamo quasi sempre trovato distributori self service, che funzionano come in Italia. Quando invece si trovano distributori senza macchina self service, prima di fare benzina occorre entrare nell’ufficio per pagare prima, decidendo in anticipo quanta benzina verrà fatta.

La moneta americana è il dollaro USA, non vi indichiamo il cambio, in quanto varia tutti i giorni, nel periodo del nostro viaggio era equivalente all’Euro. In Texas tutto viene pagato con carta di credito, mentre alle Hawaii in qualche luogho ancora viene richiesto il pagamento in contanti, soprattutto per l’acquisto di cibo nei fast truck, ma è segnalato da un cartello alla cassa con la scritta “only cash”.
Il fuso orario cambia tra gli Stati e per questo occorre fare molta attenzione soprattutto quando si prenotano coincidenze di voli aerei o escursioni. Di seguito vi indichiamo le differenze di fuso tra le città in cui abbiamo fatto una tappa:
l’Italia è 7 ore avanti rispetto a Houston (Texas)
Houston è 2 ore avanti rispetto a Oakland (California)
Oakland è 3 ore avanti rispetto a Maui -Big Island (alle Hawaii la differenza
oraria con l’Italia è di 12 ore in meno).
Mance: negli States questo metodo è molto diffuso, contrariamente a quanto avviene in Italia. Nel momento in cui viene presentato il conto, prima di pagare definitivamente, viene richiesto l’importo della mancia, che sarà destinata al cameriere che vi ha servito. Di solito vengono proposte tre soluzioni, 18% e 20% e 25% che si possono accettare oppure si è liberi di decidere l’importo da lasciare.
Viaggio in USA: suggerimenti sulle regole stradali
Di seguito vi daremo alcune informazioni utili per guidare negli Stati Uniti.
Primo, si guida a destra come in Italia e questo è un buon inizio. Fuori dalle grandi città le strade di solito sono poco trafficate (anche perché sono generalmente molto ampie), mentre nei grandi centri abitati è possibile viaggiare su strade con 6, 7, 8 corsie per senso di marcia. In queste strade dette Highway il sorpasso è consentito sia a destra che a sinistra, fate attenzione!

Negli USA, quasi tutte le strade e autostrade sono gratuite, i tratti a pedaggio sono in prevalenza nelle tangenziali attorno alle grandi città o per l’accesso su alcuni ponti. Non esistono i caselli e quindi occorre prestare attenzione ai cartelli perché se per errore si accede a tali autostrade il pagamento del pedaggio verrà inviato alla compagnia di noleggio che ovviamente provvederà ad addebitarvi il costo sulla carta di credito con le dovute maggiorazioni.
Il consiglio è quindi quello di fare attenzione alla segnaletica. Per essere certi di prendere sempre strade gratuite; consigliamo di impostare il navigatore con l’opzione “evitare strade a pedaggio” prima di programmare l’itinerario.
Per quanto riguarda i limiti di velocità, occorre rispettarli, le multe sono molto salate e i controlli sono frequenti a qualsiasi ora del giorno e della notte.
I limiti di velocità sono espressi in miglia (1 miglio = 1,6 km), variano da Stato a Stato. In autostrada il limite di velocità varia tra i 65 mph e gli 80 mph, mentre in città il limite di velocità varia tra i 25 mph e i 30 mph.

Un’altra caratteristica quando si viaggia nelle tangenziali o nelle strade con più corsie nelle grandi città solo le carpool lanes, corsie riservate alle auto con almeno due passeggeri. Lo scopo è quello di ridurre il numero di veicoli sulle strade disincentivando l’uso dell’auto singola.
Altro capitolo sono gli incroci. In Italia ci sono le strade principali dove si viaggia con la precedenza, le strade secondarie hanno cartelli di stop, o il dare la precedenza a chi arriva da destra. Negli USA invece spesso si trovano incroci che hanno stop su tutte le strade; Allora come ci deve comportare? Ci si ferma (con lo STOP è obbligatorio fermarsi e non solo rallentare!) e riparte per primo chi è arrivato per primo. È stupefacente constatare quanto rispetto ci sia agli incroci.
I semafori si trovano oltre all’incrocio e non prima, fate attenzione perché le prime volte viene da fermarsi sotto al semaforo ciò significa in mezzo all’incrocio!
Quando si deve svoltare a destra con semaforo rosso, salvo che non sia vietato con apposito cartello (no turn on red) è possibile svoltare senza aspettare il verde; occorre naturalmente dare la precedenza alle macchine che arrivano sulla strada che ha il verde. E’ possibile inoltre trovare anche un altro cartello, soprattutto sulle strade più grandi, che dice “Left turn yield on green” questo significa che se dovete svoltare a sinistra dovete dare la precedenza a chi arriva di fronte a voi.
Per quanto riguarda i parcheggi, state attenti ai cartelli e non pensate di fare i furbi, le multe si prendono, eccome, noi lo sappiamo bene!
Come in Italia, i parcheggi sono identificati da colori diversi delle strisce colorate per terra. Il rosso indica sempre divieto di parcheggio; il giallo identifica una zona riservata ai veicoli commerciali per il carico/scarico merci; il verde indica la sosta temporanea (solo qualche minuto); il blu indica i parcheggi riservati alle persone disabili; il bianco sono i parcheggi dedicati al carico e scarico dei passeggeri.
Se il parcheggio è a pagamento, cercate il parchimetro più vicino, si può pagare con le monetine o con carta di credito.

Se non sono presenti parcheggi colorati o segnali stradali allora i parcheggi sono liberi.
Se si viene fermati dalla polizia, comportatevi esattamente come si vede nei film, accostate non appena possibile, tirate giù il finestrino e attendete l’agente rimanendo all’interno della macchina, mantenendo le mani sempre in vista sul volante. Mostrate i documenti all’agente e attendete l’esito del controllo.
Durante i nostri viaggi in America abbiamo constatato che gli automobilisti americani sono disciplinati e rispettano le regole, naturalmente le eccezioni ci sono anche qui, soprattutto rispettano i limiti di velocità.
Altre utilissime informazioni per preparare il viaggio (numeri di emergenza, ambasciate, consolati, ecc…) sono reperibili sul sito www.viaggiaresicuri.it.
Se avete ancora dubbi e curiosità, lasciate un commento qui sotto o scriveteci una mail, saremo felici di rispondervi il prima possibile!
ragazzi è l’itinerario di viaggio che abbiamo preparato per le vacanze di Natale! Speriamo solo che la pandemia non ci metta ancora lo zampino e che le frontiere rimangano aperte… stiamo rimandando da tre anni il viaggio alle Hawaii
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vi auguriamo di andarci. Quali isole visiterete?
"Mi piace""Mi piace"
Un viaggio molto bello, completo e accattivante, che fa venire subito voglia di partire
"Mi piace"Piace a 1 persona
Anch’io ripartirei subito. Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Ma sai che l’ho capita adesso la precedenza agli incroci?!! Bellissimo viaggio, avrei voluto aggiungere il Texas al mio on the road nel Sud ma sarebbe diventato troppo lungo. Sarà per la prossima volta magari come te abbinato alle Hawai
"Mi piace"Piace a 1 persona
Chissà, lo spero per te. Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Ho letto questo articolo tutto d’un fiato! Resto sempre affascinata e presa quando si tratta degli Stati Uniti, spero ancora in quel “ sogno americano” (in maniera diversa, ovvero andarci prima o poi per la prima volta)! Ovviamente, nemmeno le Hawaii scherzano
"Mi piace"Piace a 1 persona
Come tutti i paesi molto vasti, anche l’America andrebbe visitata un po alla volta. Per noi era il terzo viaggio in terra americana e questa volta abbiamo scelto due Stati molto diversi tra loro ma ognuno ci ha lasciato un bel ricordo.
"Mi piace""Mi piace"
Ciao Cristina, ho seguito con affetto il vostro viaggio sapendo che finalmente dopo la pandemia avete avuto la possibilità di vivere i luoghi in cui soggiorna vostra figlia negli USA. Splendido itinerario
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Libera, finalmente ci siamo riusciti ed è stato molto bello trascorrere tanti giorni tutti insieme.
"Mi piace""Mi piace"
Sono davvero contenta che siete riusciti finalmente a fare questo viaggio e a rivedere vostra figlia. E che viaggio ragazzi!!! Cmq ho trovato molto interessante il vostro articolo, non sapevo che le pompe di benzina avessero i colori opposti a quelle nostre. Avete dato tante utili informazioni, ora aspetto gli altri articoli! 😁
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie mille!!!
"Mi piace""Mi piace"
Ho seguito il vostro viaggio grazie ad Instagram ed è stato bello ripercorrerne le tappe attraverso ulteriori informazioni tecniche. Super utili quelle sui parcheggi e su come muoversi in strada.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie🙏
"Mi piace"Piace a 1 persona
Che bel viaggio! Un po’ diverso da quello che solitamente fanno tutto negli states con l’on the road da est a ovest (o viceversa).
Non so però se riuscirei ad affrontare tutti questi voli in così pochi giorni!
"Mi piace"Piace a 1 persona
In effetti sono stati tanti voli anche noi ne abbiamo risentito!!! Grazie
"Mi piace""Mi piace"
Bellissimo viaggio e ottima scusa avere una figlia in America da andare a trovare! :))) Piacerebbe molto anche a me andare alle Hawaii, ma per il momento ho dovuto soprassedere, costi molto alti e nel post-covid non ho ancora osato andare tanto lontano. Ma prima o poi…. 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai ragione, è un ottima scusa avere la figlia che vive in USA😊
Per quanto riguarda i costi, confermo sono veramente elevati. Grazie per essere passata dal blog!
"Mi piace""Mi piace"
Una bella avventura di ricongiungimento familiare, unita al desiderio di scoperta! Un itinerario da salvare, chissà, è un sogno nel cassetto raggiungere gli USA!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie!
"Mi piace""Mi piace"
Non sono mai stata né in Texas né alle Hawaii e devo dire che ora sarei molto curiosa di andarci! Ottimo sapere che non è più necessario il tampone per entrare negli Stati Uniti perché, pur avendo fatto il ciclo completo di vaccinazioni, avrei sempre un po’ paura di risultare positiva e a quel punto sarebbe un bel problema in vacanza, soprattutto se si sta pochi giorni. Ah, quanto mi mancano gli USA!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mancano già anche a noi!!!
"Mi piace"Piace a 1 persona