Il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina è situato sulle prime pendici dell’Appennino modenese ed è affacciato sul fiume Panaro nei Comuni di Guiglia e Marano.
Questo parco si estende su una superficie di circa 2.300 ettari ed è caratterizzato da formazioni rocciose dalle forme particolari, alti sassi di arenaria di oltre 70 metri di altezza, con pareti ripide la cui forma è dovuta a un processo di erosione differenziata.

Il territorio è circondato da castagneti, boschi e lievi colline, qui nidificano rapaci quali il Falco Pellegrino e vengono a svernare uccelli come il picchio muraiolo. Il Parco è visitabile tutto l’anno, ma la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per goderne appieno le spettacolarità.

L’istituzione del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, avvenuta nel 1988, garantisce la protezione e la manutenzione di questo territorio che offre oltre 100 chilometri di sentieri naturalistici che si possono effettuare a piedi o in mountain bike. Nel paesaggio sono presenti piccoli borghi di rilevante interesse storico e architettonico tra i quali Pieve di Trebbio e Castellino delle Formiche.

Inoltre all’interno del parco sono presenti antiche case-torri e torri rondonaie.

Noi abbiamo percorso il sentiero n. 3, un cammino ad anello che permette di fare trekking intorno a queste meraviglie della natura, godendo di bellissimi panorami.

Si parte dal parcheggio di Pieve di Trebbio e si arriva allo stesso in circa 2 ore e 30 minuti di cammino di media difficoltà, con un dislivello di 344 m ed una lunghezza totale di 8,5 km.
Durante il sentiero si attraversa il Borgo dei Sassi (Rocca di Sopra), qui si può salire (a pagamento) fino in cima al sasso con la croce.

Proseguendo si incontra la “Carbonaia” , una rappresentazione di come veniva preparato il legname destinato a diventare carbone.

Da qui il sentiero inizia a scendere in mezzo al bosco, il percorso è disconnesso e impegnativo, ma non pericoloso. Al termine della discesa si raggiunge un grande spazio adibito ai picnic di fianco ad un piccolo ruscello.


Il sentiero prosegue in leggera salita, ripagata da meravigliose vedute panoramiche sui Sassi, fino a raggiungere la località di S. Apollonia, anche qui è possibile fermarsi per una sosta sui prati ammirando il paesaggio circostante (c’è anche un punto di ristoro).

Il percorso continua su una strada fino a raggiungere il Mulino delle Vallecchie, dove si trova un altro punto di ristoro con i servizi igienici circondato da prati dove poter effettuare una sosta; da qui, lasciando il sentiero n. 3 dopo qualche centinaia di metri, si può raggiungere la sorgente sulfurea, dove da una tubatura sgorga acqua “puzzolente” ma che sembra abbia tante qualità curative.

Ritornando sul sentiero principale si raggiunge il borgo di Pieve di Trebbio dove termina il sentiero. E’ un bel percorso che consente di passare una giornata all’aria aperta in mezzo alla natura.
Che bello! E la torre ritratta in foto è stupenda 👏🏽😊
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È un bellissimo parco dove trascorrere una giornata in mezzo alla natura. Grazie!!
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Bellissimo! Siamo stati qualche anno fa in questo periodo! Un trekking molto bello e rilassante in mezzo alla natura del parco❤️
Ottimo spunto per una giornata all’insegna dello star bene!
Complimenti ragazzi!
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Bellissimo! Siamo stati qualche anno fa in questo periodo! Un trekking molto bello e rilassante in mezzo alla natura del parco❤️
Ottimo spunto per una giornata all’insegna dello star bene!
Complimenti ragazzi!
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Grazie mille!!
Infatti questo parco è perfetto per una giornata di trekking e relax!!
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