Cristina
L’attrazione principale di Lampedusa è sicuramente il mare, con le sue bianche spiagge e le sue acque turchesi, al suo interno si possono ammirare scenari e paesaggi incontaminati caratterizzati da pascoli, basse colline e profondi canyon.
L’isola è grande poco più di 20 chilometri quadrati ed è tendenzialmente pianeggiante. Si può girare noleggiando la macchina, motorini e per i più allenati la bicicletta. Sull’isola, le macchine che più si vedono circolare sono le Mehari.


Lampedusa è l’ultimo avamposto italiano prima di incontrare la terra d’Africa, è stata occupata nel corso dei secoli da greci, fenici, romani, bizantini e Saraceni e conserva ancora delle piccole testimonianze rinvenute nei suoi fondali, ma non solo. L’attuale centro abitato di Lampedusa è sorto nella seconda metà del 1800 a seguito della colonizzazione voluta da Ferdinando II di Borbone. Il nucleo originario presenta uno schema a scacchiera con due assi stradali ortogonali la via Roma e la via Vittorio Emanuele.
Il centro nevralgico di Lampedusa è via Roma dove si trovano la maggior parte dei negozi di abbigliamento e souvenir, i ristoranti e le gelaterie è qui che la gente dopo il tramonto si ritrova per l’aperitivo o per gustare un gelato o una granita.
In Via Roma si incontra l‘obelisco bronzeo realizzato in memoria delle vittime di tutte le guerre dall’artista Arnaldo Pomodoro.


Vicino all’edificio della Guardia Costiera, giù al porto, si incontra la statua con una Madonna e poco più in basso si trova un bunker della II guerra mondiale.

Nel centro di recupero delle tartarughe marine Caretta Caretta (nel 2019, quando ho visitato Lampedusa era posto vicino alla Stazione Marittima, però credo abbiano cambiato la sede da qualche mese) il lavoro di volontari salva centinaia di tartarughe vittime soprattutto dell’inquinamento.

E’ possibile effettuare una visita guidata dove i volontari spiegano il loro operato sottolineando l’importanza del rispetto e della salvaguardia delle tartarughe, inoltre è possibile vedere le sale dove operano, le vasche al cui interno si trovano le tartarughe salvate, in convalescenza ed in attesa di essere rimesse in libertà. La visita è gratuita, è gradita comunque una offerta.


Lasciata la cittadina dirigendosi verso nord, poco fuori l’abitato si incrocia la scritta di Lampedusa, impossibile non fermarsi per una foto.

Percorrendo sempre questa strada fino alla punto più nord dell’isola si raggiunge il Faro di Capo Grecale, situato sulla scogliera a picco sul mare e circondato da una vegetazione bassa. Questo faro ha forma poligonale ed è alto 19 m.

Spostandosi verso la zona occidentale dell’isola si raggiunge O’scia, un locale posto sulla scogliera, è uno dei luoghi consigliati per ammirare il tramonto; la strada che conduce al locale è riconoscibile dalla piccola barca dislocata all’inizio della via e dal palo con i cartelli stradali delle varie città del mondo.

Da O’scia si prosegue fino Ponente dove in località Albero Sole è possibile ammirare strapiombi meravigliosi, in questo posto ci si trova nel punto più alto di tutta l’isola, 133 metri sopra il livello del mare.

In un grande spiazzo in cemento, all’interno di una piccola costruzione di pietra è collocato un crocifisso di legno.

Guardando oltre al muretto di sicurezza è possibile ammirare il sottostante faraglione detto “Scoglio a vela” e le falesie a picco sul mare, è uno spettacolo!
- Scoglio a vela – Lampedusa
Da questo punto, se non vi è foschia è possibile vedere l’isolotto di Lampione è l’isola di Linosa.Questo è anche uno dei posti migliori da cui godersi il tramonto, è luogo molto suggestivo e per questo motivo qui si trovano anche piccoli food truck, dotati di piccoli tavoli con sedie o cuscini che offrono aperitivi, è sicuramente un luogo romantico dove ammirare il sole che si perde dietro l’orizzonte.


Mentre si torna in paese sulla strada a sud dell’isola si incontra il Santuario della Madonna di Porto Salvo, opera architettonica risalente ai primi anni del XVII secolo. Questo sito religioso è molto importante per l’Isola, infatti durante la seconda guerra mondiale la chiesa venne distrutta dai bombardamenti e soltanto la statua della Madonna rimase intatta. La chiesa venne ricostruita e ogni anno il 22 settembre si celebra una festa durante la quale la Madonna viene portata in spalla dai fedeli per le strade dell’isola.

A sud dell’isola, dietro l’aeroporto si arriva alla Porta di Europa; è una scultura che indica il punto più Sud del continente europeo, costruita in memoria di tutte quelle persone che hanno perso la vita in mare nel tentativo di raggiungere le nostre coste.

Come ho accennato all’inizio dell’articolo, a Lampedusa si viene soprattutto per il suo mare cristallino e le sue spiagge.
Se volete saperne di più potete leggere Lampedusa e le sue spiagge
Che isola spettacolare! Tra l’altro, ignorantemente, non sapevo ci fosse un obelisco del Pomodoro — sempre bellissime le sue opere 😊
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Grazie! Lampedusa va scoperta in ogni suo angolo e non bisognerebbe soffermarsi solo sul mare e sulle spiagge! Io ho amato particolarmente la costa nord, piena di scogliere a strapiombo, a me riescono sempre ad infondere un senso di libertà incredibile…
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Non potrei esser più d’accordo, hai ragione! Purtroppo, nelle località etichettate come balneari, si finisce sempre per sottovalutare tutto ciò che non sia mare e sabbia…
Buona giornata!
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Che meraviglia di isola! Non siamo mai stati e ci piacerebbe prima o poi visitarla! Che bello il baretto con la barca sulla scogliera a strapiombo!!! Sai che gusto che prende l’aperitivo lì? 🙂
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Il mio consiglio è quello di visitarla non in alta stagione, già a giugno l’anno scorso per me c’era troppa gente! Confermo Albero sole è la località perfetta per prendere un aperitivo ammirando il sole che scende sul mare!
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