By Cristina
Sono di ritorno dal mio primo viaggio in Israele e prima di scrivere l’articolo dettagliato sull’itinerario del viaggio, vorrei condividere “a caldo” le emozioni provate durante il viaggio, che ho avuto la fortuna di effettuare insieme a mio marito e ad una coppia di amici che hanno contribuito a rendere la nostra avventura indimenticabile!!!!

Ammetto che prima della partenza ero un po’ preoccupata, da sempre si sente parlare dei tumulti che spesso avvengono in questo paese e anche solo essermi registrata sul sito della Farnesina “Viaggiare sicuri”, mi aveva arrecato un po’ di angoscia; comunque tutto è andato liscio e, sarà stata fortuna o meno, non ho mai avuto la percezione di essere in pericolo.
Devo dire che il viaggio è stato molto interessante, Israele è una terra ricca di contrasti e paradossi, caratterizzata da una storia millenaria e da una spiritualità unica. Naturalmente 5 giorni sono assolutamente pochi per visitare tutto, ho avuto giusto il tempo di rendermi conto di quello che questo paese può offrire, cosa? Città con storie diverse, una moltitudine di popoli, che riescono comunque a mantenere le proprie tradizioni, le proprie lingue e i propri usi e costumi; i profumi e i colori in cui ci si imbatte passeggiando tra i mercati ed infine i paesaggi infiniti ed incredibilmente belli.




Gerusalemme è la città che più mi ha colpito. E’ un luogo caratterizzato da una mescolanza di religioni e culture, completamente diverse tra loro, ma che riescono a convivere, più o meno pacificamente.


Camminando nei vicoli della “old city” ho provato un susseguirsi di emozioni, che hanno invaso il mio corpo, la mia anima, la mia spiritualità; in fin dei conti questi luoghi hanno visto il susseguirsi di vicissitudini in tutti questi anni.
La visita al Santo Sepolcro è stata veramente emozionante (se non ci fossero stati così tanti turisti sarebbe stato ancora più bello!!)

L’emozione di una preghiera recitata sottovoce al Muro del Pianto è difficile da spiegare e da raccontare, è toccante e commovente.

A Tel Aviv non ho avuto le stesse emozioni, è una città moderna, è in fase di riammodernamento (ci sono cantieri ovunque).
Comunque è piacevole camminare alla scoperta della città. Alcune zone sono molto carine, come Jaffa nella “old city” dove i vicoli sono ordinati e ben tenuti.
Il lungomare di Tel Aviv è molto bello, da una parte il mare, dall’altra i grattacieli ed in mezzo la spiaggia e i giardini.

Ed infine, il luogo che da sempre riesce a emozionarmi tantissimo e che amo intensamente, il deserto.
Il deserto della Giudea è prevalentemente formato da rocce molte chiare con tante sfumature che vanno dal bianco al giallo ocra, magnifico!!!!



Termino questo anticipo di Israele con un elogio alle persone. La paura dell’incognito che avevo prima della partenza l’avevo anche nei confronti della popolazione. Dall’Italia mi ero fatta una idea veramente errata. Ho trovato invece una popolazione che è disponibile ed accogliente. Abbiamo trascorso una notte in una cittadina chiamata Arad, a sud di Gerusalemme a qualche chilometro dal Mar Morto. Siamo stati ospiti di Gili (Dead Sea Desert’s Edge), una persona squisita, gentile e disponibile; ci ha fornito indicazioni e consigli sui luoghi da visitare e sulle strade da percorrere. Grazie anche a Shirley per l’ospitalità, la cortesia e per la sua buonissima torta di banana.
Qui alla mattina ho assistito ad una alba incredibile, il sole è sorto dietro ai monti della Giordania illuminando il Mar Morto, vi garantisco una emozione indescrivibile!!!!

Un pensiero riguardo “Viaggio in Israele, le mie prime impressioni!”