A luglio abbiamo approfittato di una decina di giorni di ferie per visitare la Francia nello specifico la costa atlantica. Il motivo della scelta? Non è neanche da chiedere, la Francia è meravigliosa, le immense campagne e le sue montagne, i corsi d’acqua dolci e imponenti offrono un paesaggio sempre meraviglioso. Inoltre cogliamo l’occasione per andare a trovare amici e parenti.
Raggiungiamo la Francia passando sul Moncenisio, alla ricerca di un po’ di fresco. Le nostre tappe sono state:
Cognac. Questa città sorge sulle sponde del fiume Charente e alla sua specialità, il “cognac”, sono dedicate molte attrazioni del paese, come il Museo delle Arti e della Storia, il museo delle Arti del Cognac.

La Vieux –Cognac è attraversata da strade lastricate, il colore predominante è il bianco delle numerose abitazioni e degli antichi palazzi. I monumenti che si possono visitare sono il Castello di Valois, la Porta Saint-Jacques, fiancheggiata da due torri massicce con caditoie e la chiesa di Saint Léger.
Saintes: anche questa città è attraversata dal fiume Charente.

E’ un antico centro romano ed in alcuni luoghi della cittadina si incontrano ancora resti, come l’Arco Germanico costruito sulla riva destra del fiume e l’anfiteatro posto su una collina dalla quale si può ammirare la città dall’alto.


Interessanti da visitare sono anche la cattedrale di Saint-Pierre (XV sec.), la basilica di Sant’Eutropio (divenne una tappa sul cammino dei pellegrini diretti al Santuario di Santiago di Compostela) e l’Abbazia delle Dame.

Finalmente raggiungiamo l’Atlantico e da Royan costeggiamo la costa Atlantica fino a La Palmyre, luogo di villeggiatura, con una bella passeggiata sulla spiaggia.

Altro bel paesino di mare è Saint Palais sur Mer, qui abbiamo trascorso la serata mangiando in un ristorante (Nausicaa) situato direttamente sulla spiaggia a ritmo di musica Jazz.

Nel week end ci dirigiamo nell’entroterra per visitare alcuni paesini dove abbiamo letto di feste popolari con mercati di vide grenier e brocante. Nel paese di Virollet abbiamo assistito ad una festa di paese con auto e moto vintage, molto folcloristico mentre a St. Jean d’Angely c’era un mercato di vide grenier. E’ stato interessante partecipare a queste sagre, ci ha permesso di conoscere ulteriormente le tradizioni francesi.
Dopo la breve tappa domenicale nell’entroterra ritorniamo sulla costa Atlantica e raggiungiamo l’Ile D’Oleron; è la maggiore delle isole francesi dopo la Corsica e si raggiunge attraversando un lungo ponte, 3 km. Noi abbiamo visitato:
Il Phare de Chassiron: situato nella punta estrema dell’isola a St. Denis d’Oleron, è alto 46 metri. Da qui lo sguardo si perde nell’oceano Atlantico e si ha una sensazione di libertà e gioia.

La Brèe le Bains: il lunedì è giorno di mercato e intorno all’edificio in muratura dedicato al mercato, si posizionano banchetti pieni di specialità, di frutta e verdura, di pesce, carni e formaggi. Che gioia per gli occhi e per la “pancia”…
Chateau d’Oleron: ha un’importante cittadella fortificata e il porto completamente riqualificato dove le casette dei pescatori sono state trasformate in negozi dai colori accesi.

Lasciamo l’isola e ci dirigiamo verso La Rochelle antica cittadina collocata sul mare. Nel Vieux Port sono situate alcune strutture di difesa come la Tour de ST. Nicolas e la Tour de la Chaine.

Da qui poco lontano c’è la porta di accesso alla città con il Grande Orologio (fondata nel XIV secolo).

Imboccando una delle stradine della città vecchia si possono ammirare i palazzi e dimore rinascimentali e antiche abitazioni a graticcio. Luogo dai mille colori e profumi è il mercato, consiglio un giro al suo interno per ammirare i banchetti del pesce, dei formaggi e della frutta e verdura.
St. Gilles Croix de Ville: in questo paese ci siamo fermati in quanto siamo andati a trovare i miei cugini francesi, proprio loro ci hanno accompagnato a visitare le spiagge, molto grandi e di sabbia fine e il centro del paese; oggi si svolge il mercato settimanale e l’atmosfera che si respira è gradevole.

Ile de Noimoutier: L ‘isola offre un incredibile varietà di paesaggi: spiagge, dune, saline e coltivazione di ostriche. Per arrivarci, si prende il ponte a Fromantine o nei momenti di bassa marea, una strada molto particolare unica nel suo genere il Passage du Gois.

Purtroppo siamo arrivati che l’acqua invadeva la strada perciò non abbiamo potuto percorrere questo passaggio.
Port du Bec: è un luogo molto caratteristico e per nulla turistico; qui la pesca è l’unica attività.

Pornic: arriviamo in questa cittadina nel pomeriggio e troviamo il porto antico prosciugato, con la bassa marea lo spettacolo delle barche appoggiate sulla sabbia è straordinario. E’ piacevole passeggiare sul porto visitando il forte trecentesco e percorrendo il lungomare.

Ormai siamo al termine delle vacanze, ma prima di ripartire vogliamo andare a mangiare in un ristorante che si trova a Banaster nel Morbihan (Les Viviers de Banastère). Per raggiungerlo facciamo una piccola sosta a Pointe de Pen Bron, per ammirare le spiagge immense affacciate sull’oceano Atlantico e alle Saline di Guerande dove si produce il famoso sale omonimo.

Bellissimo giro, pochi giorni ma intensi. La Francia rimane sempre un paese bellissimo e tutte le volte che terminiamo una vacanze ci riproponiamo di ritornare.
Au revoir ma belle France!!!