Purtroppo di Amatrice in questi giorni ne abbiamo sentito parlare all’infinito visto il terremoto che ha distrutto tutta la città e le zone limitrofe. Io vorrei raccontarvi com’era prima di questa immensa tragedia.
La scorsa estate, durante il nostro viaggio nel centro Italia, ho visitato quello che era uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Nonostante la giornata piovosa, ho trascorso alcune ore a spasso per Amatrice, alla scoperta di alcuni angoli suggestivi, abbiamo visitato i monumenti e soprattutto abbiamo degustato le sue specialità.

Naturalmente uno dei motivi della visita era quello di assaggiare la famosa pasta all’Amatriciana, e vi garantisco che è stata un’esperienza fantastica, direi sublime. Una ricetta dalle origini contadine a base di guanciale amatriciano e formaggio pecorino. Come si vede nelle foto abbiamo degustato sia la versione bianca, quella che ho preferito, sia quella rossa.


La visita del paese a causa del mal tempo è stata breve vi mostro alcuni monumenti.
Il Complesso Monumentale di S. Francesco, che comprende l’omonima chiesa, l’ex convento dei francescani (sec. XIII-XIV) con il chiostro che in parte era già restaurato, il Polo Agroalimentare dell’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga, la chiesa di S. Maria di Porta Ferrata del XVI secolo a pianta ottagonale, che ingloba l’omonima porta dell’antica cinta muraria e Porta S. Francesco .


La Chiesa di S. Agostino, sec. XV si trova all’estremità sud della città di Amatrice a ridosso della cinta muraria. Annessa alla chiesa si trova un’antica torre urbica che viene utilizzata come campanile. Sotto alla torre si trova Porta Carbonara, l’unica porta di accesso alla città ben conservata e testimonia l’antico sistema difensivo di Amatrice, costituito da una cinta di mura.


La Torre Civica, sec. XIII – Alta 27 metri è il monumento più antico della città ed il punto di riferimento della cittadinanza.

Naturalmente questa era Amatrice il 15 luglio 2016, ora di tutto ciò rimane ben poco.
La speranza di una ripresa veloce è l’augurio più grande che possa fare alle popolazioni colpite dal terremoto.