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Alla scoperta delle Terme di Porretta

Nel mese di ottobre abbiamo partecipato al blogtour organizzato da Libera, del blog Liberamente Traveller,“Bologna si fa in 20”,  per festeggiare i suoi 20 anni di permanenza nella città emiliana; in questa occasione, insieme ad altre bloggers, abbiamo avuto il piacere di esplorare luoghi insoliti di Bologna e provincia, nello specifico i Bagni di Mario, i canali di Bologna e le Terme di Porretta.

In questi due giorni abbiamo visto luoghi di cui avevamo sentito parlare ma che non avevamo ancora avuto la possibilità di visitare, come le terme di Porretta situate sulle colline dell’Appennino tosco Emiliano in provincia di Bologna.

Le terme di Porretta

Accompagnati da Silvia la nostra guida, abbiamo esplorato gli ambienti delle terme, dal bellissimo parco della Puzzola all’antica galleria che collegava le terme,  per terminare la visita nell’attuale stabilimento termale.

Il parco della Puzzola

Storia delle Terme di Porretta

La storia della stazione termale di Porretta risale ad oltre 2000 anni fa. Le prime informazioni sull’utilizzo delle acque curative in questa zona risalgono all’epoca classica, ne è testimonianza il mascherone raffigurante il volto di un leone, recuperato nel 1888 lungo il greto del Rio Maggiore; in passato fu il simbolo delle Terme di Porretta. Tale testa di leone ora è posta  all’entrata dello stabilimento.

Il mascherone del leone – Terme di Porretta

Dalla seconda metà del ‘300 le terme iniziarono ad assumere importanza e proprio in questo periodo il paese comincia a prendere forma con la costruzione anche dei primi alberghi. Nel Rinascimento Principi e Signori italiani come ad esempio, Lorenzo il Magnifico, la moglie di Francesco I de’ Medici e il Cardinale Francesco Gonzaga iniziarono a frequentare più assiduamente la stazione termale di Porretta, anche se rimase ancora per molto tempo un luogo frequentato solo da persone facoltose perchè era complicato raggiungere il paese di  Porretta. Quando nel 1863 fu inaugurata la Ferrovia Transappenninica, che collegava l’Emilia con la Toscana le terme iniziarono ad essere frequentate da più persone fino a raggiungere l’apice dello splendore nel XIX secolo.

Il centro termale

Le Terme di Porretta, si differenziano dalle altre stazioni termali per le proprietà salutari delle sue fonti e per la qualità delle sorgenti sulfuree, ricche d’idrogeno solforato, e salsobromoiodiche, abbondanti di oligoelementi, sale e iodio, che consente di erogare una elevata  gamma di trattamenti e cure termali, in grado di trattare differenti patologie.

Le acque salsobromoiodiche nella loro composizione ricordano l’acqua di mare e sono costituite da cloruro di sodio, sodio, bromo e iodio. Queste acque emergono dal terreno nella parte più alta del paese, nella stessa zona dove sono stati effettuati i ritrovamenti archeologici delle antiche terme romane.

Le acque sulfuree hanno come principio attivo un gas, l’idrogeno solforato, attraverso il quale lo zolfo esercita le sue azioni curative.

I servizi offerti dal Centro sono tanti e come ci è stato spiegato dalla guida sono ancora in via di espansione, consigliamo di consultare il sito delle Terme per conoscere tutti le prestazioni offerte.

Cosa abbiamo visitato

All’interno del centro termale è presente il Parco della Puzzola, con grandi alberi che offrono ombra e sollievo soprattutto nei mesi estivi.

Il parco della Puzzola – Terme di Porretta

All’interno del parco è presente un monumento dedicato a Professore Fulvio Ciancabilla, direttore della Miniera delle Terme di Porretta che ha dedicato tanto tempo agli studi sulle sorgenti idrotermali del bacino porrettano.

Monumento dedicato al prof. Ciancabilla – Terme di Porretta

Attraversato il parco, al termine del sentiero sterrato, si raggiunge il vecchio stabilimento ora in disuso, all’interno del quale è possibile vedere alcuni degli ambienti utilizzati per le cure; abbiamo sbirciato in un paio di sale dove si trovano ancora le vecchie macchine per l’aerosol.

Le antiche terme di Porretta

Da qui, indossando il caschetto di protezione (fornito dall’ente organizzatore del tour)   siamo entrate nella galleria ottocentesca che collegava gli stabilimenti termali, Porretta Nuova e Porretta Vecchia.

Accesso alla galleria antica- Terme di Porretta

Si tratta di un cunicolo lungo circa 70 metri, scavato nella roccia,  percorrendo il quale è possibile vedere diversi punti interessanti, come:

  • La vena di graffite naturale che percorre la sommità della galleria;
  • Nelle vicinanze della graffite è possibile vedere anche il quarzo incastrato nella roccia;
  • A metà del cunicolo si incontra un camino di sfiato dei gas presenti ( metano e idrogeno solforato ) costruito con lo scopo di far uscire i gas che si concentravano nel cunicolo;
  • Sono presenti due sorgenti, una piccola che fu utilizzata per qualche tempo e una più grande con una portata superiore. Dal sottosuolo sgorga acqua calda ricca di sali e batteri che formano delle macchie giallastre facilmente visibili.
  • Mentre si percorre il cunicolo appare un piccolo slargo dove è visibile un piccolo laghetto sotterraneo di acqua dolce trasparente.
Galleria ottocentesca – Terma di Porretta

La galleria termina presso i vecchi stabilimenti termali, dove sono ancora presenti le vasche ad immersione, attive nella prima metà del secolo scorso.

Vecchie vasche – Terme di Porretta

Da una finestrella si intravede il Santuario della Madonna del Ponte, al cui interno è presente il “Sacrario del Cestista” una cappella dedicata alla Madonna protettrice dei cestisti.

Santuario della Madonna del Ponte – Porretta Terme

Come visitare le terme di Porretta

La visita allo stabilimento termale comprensivo dell’antica galleria e ai suoi ambienti curativi ha una durata di circa 2 ore. L’età minima per visitare le terme è di 6 anni compiuti. E’ necessario indossare delle scarpe con la suola in gomma.
Costo € 12.

Per informazioni e prenotazioni è possibile consultare il sito delle terme di Porretta.

Stabilimento termale -Porretta terme

Il centro termale è un luogo molto interessante e consigliamo di visitarlo non trascurando una visita anche nel paese di Porretta Terme, ci cui avevamo già parlato qui sul blog.

Non potevamo terminare il nostro tour senza assaggiare una specialità emiliana, la zampanella, una specie di crêpe molto sottile e croccante (simile al Borlengo), riempita con la “cunza” un battuto di lardo, aglio, rosmarino e con una spolverata di forma; piegata in quattro si serve molto calda, una bontà. Noi l’abbiamo mangiata alla “Casa della Zampanella”.

la zampanella

Un grazie particolare a Libera di Liberamente Traveller per l’ottima organizzazione dell’evento #bolognasifain20, organizzato in collaborazione con Travel Blogger Italiane,  Viaggi.Cibo.Emilia, Bologna in un Click e con il supporto di Succede Solo a Bologna e di Canali di Bologna.

Al blogtour hanno partecipato anche:

Chiara del blog Small but gold
Claudia del blog Domani andiamo a
Giovanna del blog Emiliana per passione
Iole del blog Iole on tour
Kri e Teo del blog Nerd in spalla
Lucia del blog Risparmi e Viaggi
Teresa delblog DivertiViaggio

16 pensieri riguardo “Alla scoperta delle Terme di Porretta

  1. Sono capitata qualche volta a Porretta Terme, cittadina davvero godibile, ma non ho mai approfondito la visita degli impianti storici termali. Avete fatto proprio una bella visita, approfondita, insieme storica e di esplorazione. Grazie per averla condivisa!

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  2. Qualche anno fa sono stata a Porretta ma la zona delle terme antiche era transennata e non immaginavo ci fosse la possibilità di visitarle. Dal tuo racconto sembrano molto interessanti, credo che potrebbero fare al caso nostro. Bello spunto, grazie!

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  3. Che bell’esperienza soprattutto perché fatta in gruppo 🤩
    Non conoscevo le terme di Porretta, mi interessa molto il fatto che al relax termale si possa unire una bella visita storica… Proprio domani parto per le terme di Sirmione con mia sorella e non vedo l’ora di visitare il Castello scaligero e le grotte di Catullo!!!

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  4. Vedendo le tue foto ci dispiace davvero di essere dovuti rientrare dopo il primo giorno. Il luogo era incantevole e la compagnia meravigliosa, avremmo voluto davvero condividere qualche altra ora (e qualche bicchiere di vino) con voi. Speriamo di avere la possibilità di rivederci presto.

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