By Cristina
E’ errato pensare che in ottobre la montagna sia “morta”, potrei indicarvi tanti motivi per visitarla: gli alberi iniziano assumere colori magnifici dal giallo al marrone con mille sfumature, le varie sagre legate alla raccolta delle castagne e dell’uva o dei prodotti tipici, la “desmontegade” delle mucche e delle pecore dai monti e tanto altro… Se poi si ha la fortuna di avere giornate assolate, come è successo a me, è ancora piacevole fare passeggiate ed escursioni anche in alta quota.
La Val di Fiemme si trova in Trentino e insieme alla Val di Fassa e alla Val di Cembra, costituisce il bacino idrografico del torrente Avisio, affluente del fiume Adige.
E’ delimitata da montagne come la Catena del Lagorai e il gruppo del Latemar. Inoltre, si trova in mezzo a due parchi naturali diversi tra loro per la varietà della flora e della fauna: quello di Paneveggio Pale di San Martino e quello del Monte Corno. L’intera Val di Fiemme ha una estensione molto vasta di boschi che rappresentano una fonte di sussistenza per la popolazione locale. Il paesaggio alpino della Val di Fiemme è caratterizzato soprattutto dall’abete rosso che riesce a sviluppare un’altezza fino a 50 metri.

Il 29 ottobre del 2018 venti di 120 km/h in Val di Fiemme hanno sradicato e sollevato migliaia di abeti rossi (i tecnici dell’ufficio foreste della Provincia autonoma di Trento hanno calcolato che si tratta di un milione e mezzo di metri cubi di legname, mentre probabilmente il numero di piante abbattute supera questa cifra – ct. http://www.valledifiemme.it/la-strage-di-alberi-valle-di-fiemme/ );

La nostra base è stata a Bellamonte, un paese a 6 km da Predazzo; la scelta è stata strategica per visitare alcuni luoghi ed effettuare escursioni. Il paesaggio è caratterizzato da verdi prati e da aree boschive; in questa zona è possibile ammirare le caratteristiche baite, alcune delle quali ancora destinate all’uso rurale originario ed altre ristrutturate come abitazioni.

Albergo: Hotel Bellamonte, hotel grande con centro benessere; noi abbiamo optato per la mezza pensione, direi giusta scelta visto che in questo periodo molte strutture sono chiuse e quindi sarebbe stato difficoltoso trovare locali in cui cenare senza spostarsi a Predazzo.
Cosa visitare
Noi in tre giorni abbiamo effettuato alcune escursioni, non molto impegnative e abbiamo visitato i paesi di Predazzo e Moena.
Escursioni
Da Bellamonte abbiamo iniziato il percorso denominato “passeggiata Tremenaza”, anche se abbiamo variato la direzione percorrendo il sentiero che porta al passo di Lusia. Il paesaggio è vario e abbiamo incontrato pascoli di mucche, cavalli e pecore, ma ciò che mi è piaciuto di più è la vista sulle Pale di San Martino, veramente fantastica.



Da Predazzo, si può raggiungere in macchina la Valmaggiore dove è situato il “Bosco che suona”. Questo bosco è caratterizzato dalla presenza degli abeti rossi, alberi il cui legno possiede straordinarie caratteristiche acustiche particolarmente ricercati per realizzare le tavole armoniche di strumenti a corda, come violini, viole pianoforti ed altri strumenti. All’interno del “Bosco che suona” si può percorrere un itinerario musicale tra abeti rossi che portano il nome di grandi musicisti (anche qui si vede la furia devastante del vento che ha distrutto interi boschi).




Il Parco Naturale Paneveggio si trova sulla strada che, dalla Val di Fiemme, va verso Passo Rolle; nella località Paneveggio si trova il centro visitatori del Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino ed il “recinto dei cervi”, gestito sempre dal parco naturale dove è possibile ammirare i cervi in un grande recinto.


Da Passo Rolle, si possono intraprendere diversi percorsi, noi abbiamo lasciato la macchina in uno dei parcheggio al passo e abbiamo raggiunto a piedi la Baita Segantini, uno dei punti più panoramici e incredibili delle Dolomiti.
Il Sentiero non è molto impegnativo, anche se alcuni punti sono ripidi ma arrivati in cima il paesaggio ripaga appieno la fatica, la vista si estende a 360 gradi sulle dolomiti.

Ho avuto la sensazione di poter toccare le pale di San Martino con una mano, è veramente un luogo incantevole e suggestivo, che regala un senso di libertà infinito in un ambiente incontaminato di pace e tranquillità.


Pra’ del Manz si trova al confine tra la Val di Cembra e la Val di Fiemme e lo si può raggiungere in macchina, ma la strada è molto stretta. Qui c’è un bellissimo parco giochi chiamato “Giocabosco” che oltre ad avere scivoli e giochi in legno ha anche un labirinto per scoprire la storia del parco giochi. Inoltre qui c’è una baita (ahimè chiusa in questo periodo) e un’area attrezzata per raduni e feste degli alpini.


Ma il motivo per cui siamo arrivati in questo luogo è la Desmontegada delle pecore.

Alle ore 11 c’è stato il ritrovo con il pastore e le sue pecore a Pra’ del Manz; qui i bambini hanno preparato le ghirlande di fiori per abbellire le pecore (se l’annata è stata buona le ghirlande sono piene di fiori al contrario per annata non buona le ghirlande sono senza fiori, quest’anno erano piene di fiori!!!).


Dopo l’addobbo delle pecore la discesa in corteo verso Carbonare, piccolo paese in fondo alla Valle dove per l’occasione c’era una festa dove poter mangiare e c’era anche un piccolo mercatino di prodotti agricoli e artigianali.



Da qui partono anche diverse escursioni e passeggiate, noi abbiamo scelto il “Percorso del Lariceto”, un sentiero facile e breve (20 minuti) intorno al rilievo del Monte Guà, che ci ha permesso di ammirare i boschi di larici secolari.



Paesi
Predazzo è con Cavalese, uno dei due centri principali della alta Val di Fiemme . E’ considerato il “Giardino geologico delle Alpi” perché vanta la più alta concentrazione al mondo di varietà geologiche. Nella piazza centrale è possibile visitare il Museo Geologico delle Dolomiti, all’interno del quale si può ammirare una importante raccolta di rocce minerali, fossili e pubblicazioni scientifiche che testimoniano gli studi sulla formazione delle Dolomiti.

Nel centro storico si può visitare la chiesa neogotica dei Santi Filippo e Giacomo (eretta nel 1870);

inoltre passeggiando tra le strade del paese si incontrano ancora numerose vecchie case, alcune delle quali sono decorate da affreschi.
Predazzo è anche un’importante stazione turistica invernale, con piste di sci di fondo, impianti di risalita che conducono nel carosello dello Ski Center Latemar e nella skiarea Bellamonte-Alpe Lusia ed è sede dello Stadio del Salto sugli Sci che ha ospitato tre Mondiali di Sci Nordico.
A pochi km da Predazzo, al confine tra le valli di Fiemme e Fassa si trova Moena, un altro paese molto carino da visitare.


Bellissima zona. Purtroppo, aver visto in TV la foresta di Paneveggio devastata dalle alluvioni, dopo averla ammirata in prima persona, è stato un duro colpo.
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Hai ragione, vedere questa devastazione è stato un colpo al cuore.
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