Ecco che un altro desiderio si realizza, visitare il Portogallo; per il momento mi sono accontentata di visitare la sua capitale, Lisbona.
Mio marito ed io abbiamo trascorso un week end lungo all’inizio di febbraio, ottimo periodo per godere di temperature un po’ più alte rispetto a quelle di Bologna, clima perfetto anche per camminare e visitare la città.
Lisbona è un connubio perfetto tra cibo, storia, cultura e arte.
È sicuramente una città dai mille volti, i suoi sette colli si presentano tutti in maniera differente. In certi quartieri, tipo l’Alfama il tempo sembra essersi fermato, poi improvvisamente dopo qualche metro, ti ritrovi in zone riqualificate e moderne .
I colori sono un’altra peculiarità della città. E’ una città luminosa che brilla e risplende al sole, sarà per i palazzi ricoperti delle mattonelle decorate gli “azulejos”; ma anche per il colore del cielo nelle diverse ore della giornata…. ho assistito a dei tramonti fantastici!!!
Città con i mezzi di trasporti molto “alternativi”, oltre alla metro e gli autobus ci sono i tram storici (il n. 28, il 15 ecc.) e gli “elevator” che possono essere ascensori, come quelli di Santa Giulia o funicolari come Pica e Gloria.
Ma cosa vedere in tre giorni.
Siamo arrivati a Lisbona sabato sera e abbiamo avuto il tempo solo di cenare. Perciò il tour turistico è iniziato domenica mattina, giornata con poco traffico.
DOMENICA
La meta di oggi è stata la visita al quartiere di Belem. Per arrivarci dal nostro B&B abbiamo preso il tram 28, e abbiamo percorso tutto il tragitto da capolinea a capolinea (Martim Moniz – Prazeres) una esperienza emozionante.

Il tragitto del tram attraversa alcuni quartieri storici salendo e scendendo strade tortuose e strettissime. Il Tram dopo qualche fermata dal capolinea Martim Moniz arriva a Largo da Graça dove c’è l’omonimo belvedere con vista del Castello di São Jorge, della chiesa del Carmo e del fiume Tago e continua, inerpicandosi per il quartiere Alfama dove alla fermata Portas do Sol si trova il Castello de São Jorge, e subito dopo il fantastico miradouro de Santa Luzia. Dopo un altro paio di stop, si arriva alla Cattedrale Sé. Il percorso del tram 28 prosegue costeggiando il Bairro Alto, rua Augusta e l’Arco trionfale della Praça do Comércio, Dopo aver percorso questo quartiere si arriva alla Basilica da Estrella, ed infine al capolinea di Campo Ourique (cimitero dos Prazeros). Un bel giro, lo ammetto!!!
Da qui abbiamo preso un bus per raggiungere Belem.
La prima visita è stata al Monastero dos Jerónimos, uno dei capolavori architettonici in stile manuelino più belli e maestosi di Lisbona, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. E’ un monastero del 1500 e fu fatto erigere dal Re, Dom Manuel I, quale ringraziamento al Signore per il successo di Vasco da Gama che con le sue scoperte portò immense ricchezze al Portogallo alla fine del ‘400. Accanto al Monastero vi è il chiostro con la forma quadrangolare circondato da portici, entrambi elaborati da decorazioni in stile manuelino.


Di fronte al Monastero si trova il Jardim da Praca do Imperio al cui centro vi è una bella fontana con giochi d’acqua. Di fianco, sotto ad un viale alberato, abbiamo trovato un mercatino all’aperto con oggetti di antiquariato e souvenir.


Attraversato il giardino andando verso il fiume Tago si raggiunge Padrao do Descobrimentos. Il Monumento alle Scoperte, alto 52 metri, e rappresenta la prua di un nave che entra nel fiume Tago, all’estremità è raffigurato Enrico il Navigatore e dietro di lui, in due file ci sono gli esploratori portoghesi come Vasco da Gama, Pedro Álvares Cabral e Ferdinando Magellano.

La passeggiata sul fiume porta fino alla Torre di Belem.
Il simbolo di Lisbona per eccellenza, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO; fu fatta costruire da Manuel I nella prima metà del ‘500 per sorvegliare l’entrata al porto di Lisbona, anch’essa in stile manuelino con influenze gotico-bizantine.
Con il tram 15 (versione moderna) abbiamo raggiunto Bairro Alto dove abbiamo preso l’Elevador Da Bica una funicolare che percorre una salita ripidissima.

In seguito abbiamo raggiunto l’Elevador de Santa Justa; è un ascensore in stile neogotico con una cabina che porta in cima tutta in legno e finemente decorata, sembra di essere in un’altra epoca. Per salire abbiamo fatto una fila molto lunga, ma ne è valsa la pena.
In cima alla torre si trova uno dei migliori belvedere della città, con una veduta splendida di Baixa, sul Castello, sul fiume Tago, e sulle rovine della Chiesa del Convento do Carmo, il cui tetto è stato distrutto dal terremoto e mai ricostruito.


Da qui abbiamo percorso Rua Augusta, una grande via piena di negozi e ristoranti, che collega Rossio all’Arco Trionfale di Rua Augusta; proseguendo oltre l’arco si arriva a Praça do Comércio al cui centro è posto una statua equestre di re D. José I e dell’imponente cavallo Gentil.


Siamo arrivati in questa piazza al calar del sole e abbiamo assistito ad un tramonto strepitoso ascoltando un complesso di musicisti che si esibivano sulle sponde del fiume, molto romantico!!
La serata l’abbiamo trascorsa tra le vie di Rossio.
LUNEDÌ’
Come in tantissime città il lunedì quasi tutti i monumenti e musei sono chiusi, per questo motivo e complice anche la bellissima giornata, siamo andati a visitare Sintra, una deliziosa cittadina situata tra le colline della Serra de Sintra, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Nascosti tra queste colline ricoperte di pini ci sono palazzi stravaganti, ville lussuose e le rovine di un antico castello.
Siamo partiti dalla stazione di Rossio e arrivati in stazione a Sintra; qui siamo stati assaliti da una marea di guide turistiche che offrivano il giro dei palazzi sui mezzi più disparati (apecar, taxi, mini-bus, ecc…) C’è anche il bus di linea che fa il giro, ma noi da buoni camminatori, abbiamo deciso di fare un bel giro a piedi.
Abbiamo raggiunto il centro storico dove spicca il Palacio Nacional de Sintra, palazzo dalle forme lineari ed essenziali, con due camini che spuntano imponenti dalla struttura a tronco di cono lunghi 28 metri.

Dal paese ci siamo diretti verso la Quinta da Regaleira. Dista 5 minuti dal centro di Sintra, un palazzo monumentale con dei giardini molto belli.
Proseguendo oltre abbiamo incontrato un sentiero con l’indicazione “Rampa da Pena” e l’abbiamo imboccato.

L’obiettivo era raggiungere il “Palacio da Pena“, uno dei palazzi più spettacolari di Sintra. E’ rivestito di mattonelle sgargianti e ha pinnacoli e torri che fanno pensare ad un castello delle favole. Dopo quasi un ora di cammino in un sentiero che si inerpicava sulla collina, siamo arrivati ai piedi del monte da dove si scorgeva il Palazzo, stanchi abbiamo deciso di ritornare verso il paese con la consapevolezza che forse sarebbe stato meglio prendere il bus!!!
Dopo aver pranzato, abbiamo deciso di ritornare a Lisbona . Al ritorno siamo scesi dal treno alla fermata Entrecampos e siamo andati a visitare, Campo Pequeno; è la plaza de toros di Lisbona. Nel 2006 l’arena ha riaperto dopo una ristrutturazione e ora ospita eventi diversi dalla corrida come per esempio i concerti.
Da qui ci siamo diretti verso il fiume Tago, per la visita al Pilar 7 del ponte 25 de Abril.

La struttura in acciaio, realizzata dalla American Bridge Company, la stessa compagnia che ha realizzato il Golden Gate Bridge di San Francisco, è imponente e si estende per quasi 2 km sopra il fiume Tago.

La visita è molto interessante, un viaggio attraverso la storia della costruzione di questa grande opera che termina con la salita in ascensore in vetro verso il piano stradale del ponte a un’altezza di 80 metri. Anche qui la vista sul fiume e il belvedere sulla città è meravigliosa.

Dopo questa visita molto interessante ci siamo diretti verso Piazza dos Restauradores per prendere l’elevator Gloria che in pochi minuti, attraversando uno stretto vicolo in forte pendenza, ci ha portato nel cuore del Bairro Alto. Durante il percorso si possono ammirare tantissimi murales, uno più bello dell’altro.

Dal Parco Principe Real, all’interno del quale vi è un albero centenario che è stato potato negli anni allo scopo di fargli assumere la tipica forma ad ombrello, anche questa sera abbiamo assistito ad un bellissimo tramonto.

La serata l’abbiamo trascorsa nel quartiere dell’Alfama.
MARTEDÌ
Oggi è l’ultimo giorno, nel tardo pomeriggio riprenderemo l’aereo per tornare a casa.
Dedichiamo la visita al quartiere dell’Alfama, che raggiungiamo con il tram 28.
Questo quartiere mi è piaciuto tantissimo. Qui si respira un atmosfera caotica, i vicoli sono stretti, ci sono i panni stesi ai balconi, le auto parcheggiate in modo disordinato, le persone sedute ai tavolini dei bar, tutto mi è sembrato “vero” e poco turistico, anche se i luoghi da visitare sono tanti.
Scendiamo al Miradouro de Santa Luzia, uno dei punti panoramici più belli di Lisbona. Oltre alla bellezza del panorama, il Miradouro merita una visita per le splendide azulejos che decorano il muretto del belvedere e la chiesa di Santa Luzia.


Saliamo tra i vicoli del quartiere e raggiungiamo il Castello di Sao Jorge. Ormai del castello sono rimaste solo le rovine, ma è un ottimo punto panoramico per vedere la città. Noi non siamo entrati al suo interno per una questione di tempo, però siamo saliti sulla torre da Igreja, torre campanaria dalla quale è possibile ammirare un bel panorama.
E’ d’obbligo anche una visita alla Cattedrale di Lisbona; la Sé è una cattedrale medievale in stile romanico-gotico.
Per pranzo decidiamo di andare a Rossio, poi da qui a piedi raggiungiamo il nostro B&B per recuperare le valigie.
Lisbona mi è piaciuta tantissimo; le attrazioni e i monumenti sono tantissimi e naturalmente non li ho visti tutti ma è la scusa per tornare un’altra volta.
Dati del Viaggio
Dal 2 al 5 febbraio 2019
Volo Ryanair da Bologna a Lisbona
B&B “1989 Home & Suite”. Struttura nuova, accogliente, pulita. Buona la colazione.
Abbiamo mangiato:
Hamburgues (vicino al B&B): ottimo hamburger e ottima la birra artigianale
Taberna – Casa do Alentejo: non lo consiglio, non ci hanno portato metà del cibo ordinato.
Bachalau na Vila a Sintra: ottimo, abbiamo mangiato tutto a base di baccalà.
Penalva Da Graça: Ottimo, anzi super ottimo. Abbiamo mangiato un risotto di pesce strepitoso.
Abbiamo fatto la Lisboa Card di 72 ore (sfruttata in pieno).
Che bel giro!!!
Siamo stati qualche estate fa e ci è piaciuta moltissimo.
Abbiamo fatto tre giorni a Lisbona poi con l’auto siamo scesi nell’Algarve.
Lì una settimana al mare, girando ogni giorno una spiaggia diversa.
Mi è piaciuto tanto. Credo soprattutto per la piacevolezza e la mancanza di stress. Tutto lento e dolce.
Nonostante l’Oceano fragoroso, abbiamo fatto tanti bagni e preso il sole.
Poi tornati a Lisbona, ancora qualche giorno a passeggiare e poi casa.
Il tuo post mi ha fatto venire in mente bei momenti, grazie.
Belle le tue foto!
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Lisbona mi è entrata nel cuore, è stato un bel weekend con un cielo incredibile e la temperatura primaverile. Un mio desiderio è proprio quello di visitare l’Algarve. Prima o poi riuscirò.
È stato difficile scegliere le foto, ogni scatto era per me bello, tutte però non si possono pubblicare.
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Ci sono dei colo unici.
Non conosco luogo con palazzi alla vista così caldi, pazzescamente artistici…
E poi il blu delle ceramiche…
Io vorrei andare a Porto. Ci ho provato con mio marito quest’anno ma mi è andata male.
Ci tenterò nuovamente l’anno prossimo. Chissà!
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Concordo con te, i colori sono fantastici. Le azulejas sono incredibili.
Da Bologna ho il volo per Porto, anch’io penso di andarci un weekend .
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Ho visto delle foto da brivido…angolini favolosi.
Naturalmente non è una delle mete più ricercate, ma credo che mi intrighi anche per questo.
Sei di Bologna, gran bella città.
L’ultima volta sono venuta a vedere La ragazza con l’orecchino di Vermeer.
Poi sono andata anche in quella piccola libreria vicino al polo universitario dove si possono prendere e portare libri. C’erano tantissimi giovani con borse pieni di libri da donare. Mi ha fatto un sentimento bello e caldo.
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Si sono di Bologna, anche se vivo in provincia. volto bene la libreria, ho anche intervistato la signora Anna, c’è un post sul blog. Io adoro quella libreria❤️
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Ci credo!!! Non conoscendo l’orario, nonostante i tempi strettissimi del treno, abbiamo aspettando un bel po. Ma devo dire che a volte durante certe pause si vedono cose preziose.
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