E’ difficile dire quale sia il palazzo più bello nel centro di Bologna, sono tante le dimore storiche e ognuna di esse racconta la propria storia.
Sicuramente uno degli edifici più iconici di Bologna è il Palazzo della Banca d’Italia, inizialmente chiamato Palazzo della Banca Nazionale, e il portico affrescato che lo circonda.
A differenza degli altri palazzi signorili che si differenziano per i meravigliosi affreschi che abbelliscono pareti e soffitti, questo edificio ha poche decorazioni e rispecchia in pieno lo scopo per cui è stato costruito, cioè quello di fornire un servizio, quello di Banca.

La storia della Banca d’ Italia
La Banca d’Italia, istituita nel 1893, divenne unico istituto di emissione nel 1926 acquisendo poteri di vigilanza bancaria, rafforzati nel 1936, quando la legge bancaria ne definì il ruolo fino al 1993.
La Banca d’Italia ebbe un ruolo chiave nella stabilizzazione della lira nel 1947, che pose fine all’inflazione post bellica, favorendo il successivo boom economico.
La stabilità della lira e il riequilibrio finanziario hanno permesso all’Italia di adottare l’euro nel 1999, in linea con il Trattato di Maastricht, con la circolazione di banconote e monete a partire dal 2002.
La Banca d’Italia offre una serie di servizi finanziari che includono la politica monetaria, la vigilanza sugli intermediari finanziari e sui mercati, la stabilità del sistema finanziario, la gestione delle riserve valutarie e la produzione delle banconote in euro. Si occupa inoltre della tutela dei clienti degli intermediari, della prevenzione del riciclaggio, della supervisione dei pagamenti e della promozione dell’educazione finanziaria.
La storia del Palazzo della Banca d’Italia a Bologna
Dopo l’unità d’Italia, nell’ambito della riqualificazione urbana post-unitaria della zona centrale di Bologna, furono costruite alcune opere come Piazza Cavour e i palazzi in via Garibaldi, e proprio in Piazza Cavour, una delle più belle di Bologna, fu costruito il Palazzo della Banca d’Italia, su progetto da Antonio Cipolla. La progettazione del palazzo è stata pensata per conferire all’edificio un aspetto monumentale e solido, in linea con la sua funzione di prestigiosa istituzione finanziaria.
La sua costruzione fu avviata nel 1862 e terminata negli anni seguenti. Al termine dei lavori il palazzo fu occupato dagli Uffici della Banca d’Italia, era il 15 novembre del 1864.
Il palazzo della Banca d’Italia a Bologna
L’edificio si affaccia nella bella Piazza Cavour ha una facciata neorinascimentale sormontata da un timpano decorato con elementi vegetali
GLI INTERNI
Piano terra (atrio)
Entrando nell’edificio si vede immediatamente lo scalone monumentale che porta al primo piano dove sono presenti gli uffici. Il soffitto riporta delle decorazioni effettuate da Gaetano Lodi, con le scritte di rame, argento, oro e carta, a rappresentare i vari materiali utilizzati nella produzione della moneta.
Il rame simboleggia la base metallica della moneta, l’argento e l’oro i metalli preziosi mentre la carta la valuta cartacea.

Infine si giunge nella Sala del Pubblico, dove un’impiegata della Banca d’Italia ci ha illustrato quali sono, attualmente i compiti della Banca d’Italia.
Primo piano
Salendo le scale dello scalone monumentale si giunge al primo piano dove si trova la Sala del Consiglio.
Questa sala fu ristrutturata nel 1930, in occasione dell’espansione dell’edificio; è caratterizzata da colonne marmoree e un soffitto a finti cassettoni dipinti. E’ presente un grande tavolo costruito su misura ed inamovibile, sopra al quale è posizionato un bellissimo lampadario in vetro di Murano.

Lasciata la Sala del Consiglio abbiamo attraversato un corridoio; qui sono presenti alcuni uffici di rappresentanza come l’Ufficio del Direttore Generale, un ambiente elegante con soffitti affrescati da Gaetano Lodi (in questa zona del Palazzo non è possibile fare foto).
Questi ultimi due ambienti normalmente sono chiusi al pubblico, noi siamo riusciti a visitarli in occasione delle Giornate d’Autunno del FAI (12 ottobre 2025).

Questa sala è di grandi dimensioni con sportelli per il pubblico ai lati; guardando verso l’alto si può ammirare una meravigliosa copertura in stile liberty, in ferro e vetro policromo.
La Sala del Pubblico è aperta ed è accessibile al pubblico ad orari prestabiliti.
All’esterno il palazzo è circondato da un portico le cui volte sono affrescate con dipinti di Gaetano Lodi (è l’unico portico affrescato di Bologna).

Ogni volta del portico rappresenta un episodio storico, a partire dalla storia più antica fino ad episodi legati all’Unità dello Stato Italiano, ma non solo si trovano raffigurazioni di città con i loro stemmi, personaggi famosi e le eccellenza scientifiche.

E’ obbligo ricordare che i portici di Bologna sono stati iscritti nella Lista UNESCO del Patrimonio Mondiale il 28 luglio 2021.
Dove si trova il Palazzo della Banca d’Italia
Piazza Cavour, 6
Bologna
Di fronte al palazzo si trova la piazza dedicata a Cavour; un giardino alberato con un piccolo laghetto centrale. Camminando lungo il sentiero si incontra il busto dedicato a Camillo Benso, conte di Cavour.

All’interno di questo piccolo parco su una panchina è stata installata la statua che rappresenta il cantante bolognese, Lucio Dalla, seduto di fronte al palazzo dove è nato.

L’autunno, come la primavera, sono i momenti migliori per visitare Bologna, le temperature permettono di trascorrere ore piacevoli alla scoperta della città. In ottobre potreste trovare nei giardini del centro storico, angoli di foliage bellissimi.

Grazie alla guida del FAI che ci ha accompagnato all’interno di questo interessante palazzo.
Raccontateci se anche voi avete visitato qualche sito durante le Giornate del FAI, vi attendiamo nei commenti.
Se siete di conoscere altri luoghi di Bologna vi lasciamo il link della sezione dedicata alla nostra città
Sitografia:
– palazzodellabancaditalia/catalogobeniculturali
– palazzodellabancaditalia/wikipedia
– https://www.bancaditalia.it/

Articolo davvero affascinante! Non conoscevo nei dettagli la storia del Palazzo della Banca d’Italia a Bologna, e mi ha colpito come hai descritto il mix tra eleganza architettonica e valore storico.Sarò probabilmente a Bologna dal 5 al 9 novembre, e dopo aver letto il tuo articolo credo proprio che farò un salto a vederlo dal vivo!
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Che bello che vieni a Bologna, se hai bisogno scrivici pure.
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Da ex impiegata di banca andrei molto volentieri a visitare il Palazzo della Banca d’Italia!
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E ci crediamo, non male come palazzo!
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Il FAI permette davvero di visitare alcuni tra i palazzi più belli d’Italia. Adoro lo scalone e i soffitti liberty della banca d’Italia ed è una meraviglia che siano stati preservati così bene!
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E’ stata una bella scoperta anche per noi!
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Come volontaria FAI, ho avuto modo di conoscere molto bene la sede della Banca d’Italia di Palazzo Koch e noto la stessa eleganza degli interni. Peccato che a Roma non ci siano i portici affrescati!
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I nostri portici donano ai palazzi un tocco ulteriore di bellezza.
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Adoro Bologna, una seconda casa per me negli anni universitari. Ora la vedo in modod diverso, non sono più distratta dalle tante cose che Bologna offre ai giovani, quindi la vedo sotto un’altra luce. Più magica, più sobria e molto più bella. Poi le foto dell’autunno sono stupende… che ricordi!
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Non sei la prima che ci racconta dei bellissimi ricordi di Bologna dei periodi trascorsi durante gli studi universitari, e questo ci fa molto piacere, per noi Bologna è sempre bella da visitare.
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Sempre belle le iniziative delle porte aperte FAI, il problema sono sempre le file chilometriche! 😀 Ma ho capito bene che questo palazzo comunque è visitabile anche durante l’anno? Solo alcune stanze erano aperte in questa giornata specifica?
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Durante la normale apertura è possibile accedere negli ambienti destinati ai clienti della banca, durante l’apertura del FAI accompagnati da una guida abbiamo potuto visitare quegli ambienti di solito chiusi al pubblico.
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Bologna è piena di palazzi da visitare ma questo è davvero maestoso e imponente, la prossima volta che vengo a Bologna mi ci devi portare, dovremmo davvero organizzare un altro blog tour
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Vi aspettiamo a Bologna, sarebbe molto bello rivedervi.
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