Con questo articolo vi portiamo alla scoperta del piccolo borgo di Genga e del territorio circostante. Questo paese si trova nelle Marche, in provincia di Ancona ed è immerso nel verde del Parco Regionale Naturale Gola della Rossa e Frasassi, un territorio perfetto per escursioni alla scoperta di borghi ed abbazie e con sentieri che permettono di fare camminate e trekking in mezzo ad una natura strepitosa.
Cosa visitare a Genga
Appena si arriva a Genga si è accolti dal suo castello medievale circondato ancora dalle mura difensive. Al borgo si accede attraverso una porta ad arco fortificata, dove ancora sono visibili gli alloggi delle guardie. Questo fu il paese natale di Papa Leone XII (1760-1829).

Sulle origini di questa fortezza non ci sono tante informazioni, però come per ogni castello che si rispetti, ci sono due leggende ad esso collegate.
Una riconduce le origini ai tempi del re Pirro, quando un certo Lucio Sentinate acquistò il monte Giunguno dove edificò il Castello di Genga. Altra leggenda racconta che una fanciulla di nome Genga si innamorò di un uomo e con il loro matrimonio si diede origine alla famiglia dei Conti della Genga.
Attraversata la porta si percorrere Via Roma, una stradina con piccoli negozi che conduce fino alla Piazza San Clemente, dove si trova l’omonima chiesa costruita nell’XI secolo e restaurata e modificata nei secoli XVI e XVII.

Proseguendo lungo la strada è possibile ammirare a una terrazza panoramica dove è possibile il paesaggio circostante. Infine si giunge alla Chiesa di Santa Maria Assunta, al cui interno si trovano pale d’altare rinascimentali e barocche ed uno splendido organo.

Di fronte alla chiesa vi è la sede del Museo “Arte, Storia e Territorio”, istituito nel 1980, al cui interno sono raccolte diverse opere d’arte, suppellettili e oggetti di culto di proprietà della parrocchia di San Clemente e di altre chiese del comprensorio di Genga.

Il biglietto d’ingresso del museo è incluso in quello della visita alle Grotte di Frasassi.
Clicca qui per informazioni e orari/giorni di apertura.
Da Genga parte il “Sentiero del Papa”, un facile percorso ad anello immerso nella natura.

Cosa visitare nei dintorni di Genga
Il territorio del parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi deve la sua notorietà alle Grotte di Frasassi, luogo che, per l’mmensa bellezza, attira tantissimi turisti provenienti da tutto il mondo.
Si tratta di una serie di grotte carsiche sotterranee, formatesi un milione di anni fa, quando il fiume Sentino scorreva all’interno della montagna. L’incontro tra le acque fredde del fiume e le acque sulfuree crearono imponenti cavità formando delle vere opere d’arte: le stalattiti e le stalagmiti.
Per maggiori informazioni sulla visita è possibile consultare il sito

In un contesto di pace e tranquillità, nella frazione di San Vittore si trova la bellissima Abbazia di San Vittore delle Chiuse, uno dei migliori esempi di architettura romanica nelle Marche. All’interno dell’Abbazia sono presenti una chiesa e un monastero, costruiti nell’ultimo decennio del sec. X per iniziativa di un consorzio di feudatari laici; il monastero benedettino è il più importante di questo territorio.
Entrando nell’abbazia, sulla parete vicino alla porta sinistra dell’altare, è presente un simbolo che assomiglia al simbolo dell’infinito (un otto rovesciato) al quale sono legate due teorie: una potrebbe corrispondere alla possibilità di raggiungere l’infinito grazie alla fede, la seconda potrebbe essere una testimonianza del passaggio dei Templari da questo luogo.


Nel cenobio dell’Abbazia di San Vittore è allestito il Museo speleo paleontologico e archeologico di Genga; al suo interno è conservato un ittiosauro, un rettile marino lungo circa 3 metri, dall’aspetto simile a un delfino, vissuto nel Giurassico superiore, circa 150 milioni di anni fa.
L’Abbazia ed il museo sono aperti tutti i giorni dalle 9,00 alle 19,00. Qui potete trovare tutte le informazioni utili per una visita.
Inglobato nel piccolo borgo dell’abbazia, di trova il ponte romano sotto al quale scorrono le acque del fiume Sentino, caratterizzato da una torre di difesa medievale quadrangolare romanico–gotico. È stata dichiarata monumento nazionale nel 1902.

Un luogo che vi consigliamo assolutamente di visitare sono il famoso Tempio del Valadier e il vicino Eremo di Santa Maria Infrasaxa.
Il Tempio del Valadier è un santuario ottagonale in stile neoclassico incastonato tra le pareti rocciose del monte sovrastante; una struttura formata da pareti in marmo travertino sovrastata da una cupola rivestita in piombo.

Il tempio venne fatto costruire da Papa Leone XII nel 1828 sulle rovine di una vecchia chiesa. Il progetto del tempio, fino a pochi anni fa, era attribuito all’architetto Giuseppe Valadier, ora, dopo diversi studi, è stato attribuito agli architetti Tommaso Zappati e Pietro Ghinelli

Sull’altare costruito in alabastro è posta una copia della statua della Vergine con Bambino in marmo bianco di Carrara, della bottega di Antonio Canova, l’originale è conservato nel museo di Genga.

Di fianco al tempio sorge l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, costruito parzialmente nella parete della grotta.

Le prime testimonianze sulle origini dell’eremo risalgono al 1029 e narrano di un monastero femminile di clausura abitato da monache benedettine. All’interno un piccolo altare sostiene la scultura in pietra della Madonna col Bambino. Questo luogo è venerato da tanti pellegrini.

Queste due strutture sono raggiungibili solo a piedi. L’accesso è a pagamento e il sentiero, lungo meno di un chilometro, è lastricato ed in pendenza (il parcheggio non è molto grande). In alternativa si può lasciare l’auto nel parcheggio La Cuna, alle Grotte di Frasassi e raggiungere l’ingresso con una navetta gratuita.
Per maggiori informazioni sulle modalità di accesso è possibile consultare questo sito.
Curiosità: durante il periodo natalizio lungo il sentiero che porta al Tempio del Valadier viene allestito il presepe vivente, organizzato dall’Associazione “Amici del Presepe” . Possiamo solo immaginare quanto sia ancora più suggestivo questo luogo.
Cosa mangiare a Genga
Il territorio. Genga è noto per la lunga tradizione legata ai salumifici e alle norcinerie. Tra le tipicità gastronomiche più gradite, vi è la porchetta e la pasta fatta a mano, come le “Pincinelle”, simili a tagliatelle arrotolate; inoltre ottime sono la “crescia” cotta sotto la brace e la polenta con il ragù di cinghiale.

Come raggiungere Genga e il Parco Regionale Naturale Gola della Rossa e Frasassi
In auto
– Autostrada A14 , usita Ancona nord;
– Superstrada SS 76 Ancona Roma uscita Genga (circa una mezz’ora dall’uscita dal casello autostradale);
In treno
Linea ferroviaria Anona -Roma, Stazione di Genga- San Vittorio Terme
In aereo
L’aeroporto più vicino è quello di Ancona-Falconara il “Raffaello Sanzio”.
Il borgo di Genga e i suoi dintorni sono una destinazione perfetta per una gita di qualche giorno e se desiderate trascorrere più giorni in questa regione meravigliosa, vi consigliamo di visitare la città di Jesi con il suo interessantissimo Palazzo Pianetti e la città di Ascoli Piceno, anch’essa circondata da borghi interessanti.
E voi siete nelle Marche? avete altri luoghi da consigliarci?

Sono stata in gita dalle parti di Frasassi ai tempi del liceo, però la visita non comprendeva né il borgo di Genga, né il tempio del Valadier.
Mi incuriosiscono sempre le leggende legate al nome di un luogo e alla sua fondazione, e soprattutto in questo caso sarei molto curiosa di provare la cucina tipica della zona!
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La cucina marchigiana è ottima, da provare!!!
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Sono stata in gita dalle parti di Frasassi ai tempi del liceo, però la visita non comprendeva né il borgo di Genga, né il tempio del Valadier.
Mi incuriosiscono sempre le leggende legate al nome di un luogo e alla sua fondazione, e soprattutto in questo caso sarei molto curiosa di provare la cucina tipica della zona!
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Sono molto contenta che vi sia piaciuto un piccolo gioiellino della mia regione.. quella zona è molto bella e suggestiva e se ricapitate dovete provare la crescia farcita ma con il tartufo o con il ciauscolo.. uno spettacolo! Confermo che il sentiero che porta al tempio del Valadier sotto Natale con il presepe vivente è molto suggestivo.. un po’ affollato negli ultimi anni, ma bello!
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Grazie per il consiglio culinario. Sicuramente torneremo vorremo visitare altre zone
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Di Genga ho visitato le Grotte di Frasassi e il Museo naturalistico mentre mi manca totalmente il borgo. So che da qualche anno hanno anche installato una Big Bench proprio qui!
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Purtroppo non abbiamo visitato la big bench, ma è una zona che ci è piaciuta così tanto che torneremo sicuramente!
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Bellissima la zona di Genga e soprattutto le Grotte di Frasassi. Prossima volta che sarete in zona vi consiglio di provare il salame di Fabriano e il ciauscolo, entrambi ottimi! Consiglio da marchigiana 😉
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Grazie per i consigli, li proveremo sicuramente!!
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