La Biblioteca Universitaria di Bologna (BUB)

Dopo tanto girovagare per biblioteche storiche site in altre città italiane ed estere, ho avuto il piacere di visitare la Biblioteca Universitaria di Bologna, un luogo carico di cultura ed arte con un ricco patrimonio librario antico ed impreziosito da ambienti affrescati che rendono la biblioteca ancora più interessante.

L’ingresso della biblioteca si trova in pieno centro storico esattamente in Via Zamboni 35; è in posizione strategica per gli studenti universitari in quanto questa è la zona della città dove si trovano la maggior parte delle facoltà universitarie, come Giurisprudenza, Economia e non solo.

La storia della biblioteca

La raccolta del patrimonio librario della Biblioteca Universitaria inizia grazie a due atti di generosità: la donazione delle collezioni scientifiche di Luigi Ferdinando Marsili, nobile bolognese e generale dell’Impero, che nel 1712 creò l’Istituto delle Scienze  e lo dotò delle proprie collezioni scientifiche che consistevano in 900 manoscritti orientali e di 120 manoscritti relativi alle sue opere.
Nel 1742 Ulisse Aldrovandi, grande naturalista bolognese, arricchì la biblioteca di manoscritti, opere a stampa, di una raccolta di tavolette xilografiche e di acquerelli.
Tutto ciò fece crescere il patrimonio librario è fu necessario un ampliamento della biblioteca; fu in questo periodo che venne costruita la nuova sala di lettura, detta Aula Magna, realizzata dall’architetto Carlo Francesco Dotti.
Nel 1803 la Biblioteca venne trasferita dall’Archiginnasio a Palazzo Poggi e venne sancito un nuovo rapporto fra Ateneo e Biblioteca, atto importante che caratterizzerà la vita dell’Istituto.
Con il primo decreto bibliotecario dell’Italia unita nel 1869, la Biblioteca entrò a far parte delle biblioteche nazionali e nel 1885 fu inclusa tra quelle universitarie.
Nel corso del novecento la biblioteca subì importanti lavori di sistemazione ed ampliamento, come la trasformazione dell’Aula Magna in Sala di lettura e la costruzione di un ampio magazzino librario in grado di accorgere circa 80.000 volumi.
Nel 2000 fu sottoscritta la convenzione fra l’Ateneo e il Ministero dei Beni Culturali per il trasferimento della biblioteca sotto la gestione dell’Università di Bologna. Il processo si è concluso nel gennaio del 2017.

Attualmente il patrimonio librario conta oltre 1.370.000 volumi, oltre alla quadreria composta da 40 ritratti di personaggi illustri.

Aula Magna

Quando si entra in questo luogo si respira la storia, fatta di libri ma non solo; alcuni particolari rimandano la memoria indietro nel passato quando ancora, per esempio, non c’era la parità tra uomini e donne,  infatti ho trovato un tavolo con la scritta “riservato alle donne”.  

L’Aula Magna è la Biblioteca originale dell’Istituto di Scienze, la prima biblioteca pubblica di Bologna, con accesso al pubblico dal 1756. Fu progettata dall’architetto bolognese Carlo Francesco Dotti. La sala è di grandi dimensioni, misura 35 m. di lunghezza e 11 m.  di larghezza, ha una volta sostenuta da quattro grandi colonne ornate da capitelli corinzi.

E’ arredata con scaffalature  in noce massiccio a due ordini, con inserti in radica alla cui estremità sono posizionati busti in terracotta dipinta, rappresentanti uomini illustri della cultura antica e medioevale.

L’aula contiene circa 30.000 volumi antichi, stampati tra il 1500 e la fine del 1700.

Dagli anni 90 nel 900 l’Aula Magna è stata adibita ad ambiente di rappresentanza, sede di congressi, mostre e concerti.

La torre libraria robotizzata

All’interno di questo ambiente storico si trova una grande torre libraria, completamente automatizzata dove trovano posto 500.000 volumi. Qui sono applicate le più moderne tecnologie informatiche per la movimentazione automatizzata del materiale librario che consente la consegna all’utente di volumi, quotidiani, periodici, microfilm.

Sala Caronti

La Sala Caronti è un ambiente non tanto grande con affreschi sul soffitto e nelle pareti che narrano le Storie della Genesi. All’interno di questa sala  è conservato il catalogo storico manoscritto della biblioteca, diretta dal 1866 al 1878 da Andrea Caronti. Questo catalogo è in corso di digitalizzazione.

Nella sala sono esposti i busti di Andrea Caronti e del Cardinale Egidio Albornoz, fondatore del Collegio di Spagna di Bologna.

A volte è dato per scontato che sia possibile visitare le bellezze architettoniche nascoste dentro ai meravigliosi palazzi delle città italiane, ma non è sempre così, soprattutto in questo periodo di restrizioni dovute al diffusione del Covid, infatti diverse mie richieste di visita di altre biblioteche bolognesi non sono state accolte. Per questo motivo vorrei ringraziare sentitamente le persone che si sono adoperate perche io potessi comunque visitare questo luogo pieno di storia, di cultura, Vi garantisco che vedere così tanti libri riempie la mente e il cuore di cultura anche se non è ovviamente possibile leggerli tutti. Un grazie dal profondo del cuore al coordinatore della biblioteca che mi ha permesso di effettuare la visita e all’addetta della biblioteca, Noemi che mi ha accompagnato nella mia visita, adoperandosi che fosse più approfondita possibile.

Nello scrivere questo articolo, mentre mi documentavo sulla biblioteca, mi sono resa conto che in realtà ho visitato solo una piccola parte delle sale che si trovano all’interno dell’edificio; chissà forse un giorno potrei tornare per visitare quello che manca e raccontarlo in seguito.

4 pensieri riguardo “La Biblioteca Universitaria di Bologna (BUB)

    1. Si, concordo con te, il loro fascino è unico!
      Proprio qualche giorno fa un amico mi parlava della biblioteca di Napoli, l’ho già segnata in agenda, mentre non so nulla della biblioteca di Padova, vado ad informarmi. Grazie!

      "Mi piace"

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