Norvegia

Cosa vedere a Longyearbyen – Isole Svalbard

Durante la nostra crociera in Norvegia abbiamo fatto una tappa alle Isole Svalbard, un paradiso dove la natura regna ancora incontaminata.

Già all’arrivo nel porto di  Longyearbyen eravamo super emozionati, visitare le Svalbard era un nostro sogno e anche se il soggiorno è stato breve, siamo riusciti ad innamorarci di questo luogo che consideriamo uno dei capolavori in assoluto della natura.

Non è da tutti i giorni trovarsi a metà strada tra il Polo nord e la Norvegia, in una zona artica accessibile all’uomo. Queste isole sono il regno degli orsi polari, dicono che qui sono più numerosi delle persone; inoltre vi è una ricchissima fauna che comprende volpi artiche, trichechi, renne e tantissime varietà di uccelli.  

Il nostro viaggio si è svolto nel mese di giugno, in questo periodo a Longyearbyen non c’era più la neve per terra, si intravedeva solo sulle cime più alte, abbiamo potuto solo immaginare come potrebbe essere in inverno, quando il bianco ricopre tutto il territorio.

Il porto di Longyearbyen – Isole Svalbard

Come abbiamo trascorso la nostra giornata a Longyearbyen?

Prima di partire avevamo prenotato una escursione  con Basecamp Explorer, un’agenzia turistica locale.  Il tour prenotato consisteva nell’esplorazione dei ghiacciai via mare a bordo di un gommone. Dal porto di Longyearbyen abbiamo raggiunto Borebreen, un ghiacciaio lungo 22 km e largo 4 km con diversi piccoli ghiacciai tributari, che si trova sul lato occidentale di Helsinglandryggen verso Borebukta sul lato occidentale di Isfjorden. Una esperienza assolutamente da fare, nonostante fossimo bagnati per gli spruzzi del mare, infreddoliti dal vento gelido abbiamo potuto vedere un panorama strabiliante.

Isole Svalbard
Isole Svalbard

Il primo incontro è stato con i trichechi, spiaggiati sulla riva , ammassati uno sopra all’altro con le loro lunghe zanne .

Isole Svalbard – i trichechi

In seguito ci siamo diretti verso il ghiacciaio. E’ difficile spiegare l’emozione che abbiamo provato. Giunti nelle vicinanze, mantenendo sempre la distanza di sicurezza dalla costa , la nostra guida ha spento i motori del gommone. Intorno a noi regnava il silenzio più assoluto, rotto solo dal boato del ghiaccio che si staccava dalle pareti. Tutt’intorno ghiaccio, piccoli iceberg galleggianti nel mare, uccelli che ogni tanto volavano sopra alle nostre teste. Che bella esperienza!

Borebreen – Isole Svalbard

Al rientro abbiamo incontrato un paio di trichechi che nuotavano in mare, erano tanto goffi sulla spiaggia mentre piacevolmente eleganti in mare.

Prima di rientrare abbiamo fatto una sosta davanti alla Fuglefjella, una scogliera situata sul lato meridionale dell’ingresso dell’Isfjorden. Questa area è identificata come” Important Bird and Biodiversity Area (IBA)” da BirdLife International, qui vengono a nidificare numerose specie di uccelli marini.

Fuglefjella – Isole Svalbard

L’escursione è durata circa 4 ore, è stata una magnifica esperienza che consigliamo a tutti ricordando però che, il gommone è completamente aperto, e nonostante la tuta termica ed impermeabile che viene data in dotazione prima di partire, acqua e vento sono inevitabili compagni di viaggio.

Isole Svalbard

Una volta ritornati al porto siamo andati alla scoperta di Longyearbyen, la città più popolosa e più importante delle Isole Svalbard, utilizzata spesso dai turisti come base di partenza per le diverse esplorazioni.

Ciò che salta subito all’occhio sono le centinaia di motoslitte parcheggiate in attesa del ritorno della neve. In inverno questo è il  mezzo di trasporto più utilizzato. La cosa che notiamo subito è che tutte le motoslitte hanno il porta fucile al lato. Sapete perché? A causa degli orsi polari. Alle Svalbard è impossibile allontanarsi dai centri abitati senza essere armati, per questo se si decide di partire per l’esplorazione del territorio circostante è necessario affidarsi a guide esperte.

Longyearbyen – Isole Svalbard

Camminando verso il centro del paese si notano le casette di legno disposte sotto alla montagna, sono tutte uguali ma hanno colori diversi.

Longyearbyen – Isole Svalbard

Attraversato il centro abitato abbiamo raggiunto il punto più interno, da dove si intravede inerpicata sulla montagna la vecchia miniera di carbone ora in disuso.

Longyearbyen – Isole Svalbard

I primi abitanti delle Isole Svalbard sono stati balenieri e minatori e non a caso nelle vicinanze di Longyearbyen ci sono sette miniere. Oggi soltanto una miniera è ancora attiva, la numero 7.

A memoria di queste radici legate all’estrazione del carbone, lungo la via principale del paese è posta una statua di un minatore.  

Longyearbyen – Isole Svalbard

Longyearbyen è una città piuttosto piccola che si riesce tranquillamente a visitare a piedi, non è una cittadina con bellezze architettoniche e storiche, siamo alle Svalbard, qui occorre sopravvivere al freddo, al gelo, alla notte e… agli orsi polari. Nel centro del paese sono presenti diversi negozi e supermercati, ristoranti, hotel, la banca e l’ufficio postale; inoltre è presente l’ufficio del turismo.

Un po’ distante dal centro si trova la chiesa che risale al 1921, ricostruita dopo essere stata bombardata durante la seconda guerra mondiale.

Longyearbyen – Isole Svalbard

Prima di concludere la nostra giornata a Longyearbyen abbiamo visitato lo Svalbard Museum. Secondo noi è un bel modo per conoscere la storia di queste isole, infatti all’interno dello  spazio espositivo sono presenti diverse sezioni che offrono panoramiche sull’ambiente marino e sulle caratteristiche geologiche dell’isola e delle miniere di carbone. E’ molto interessante leggere nei pannelli esposti la storia ai tempi degli esploratori e dei cacciatori di balene e trichechi e la  vita degli orsi polari,  delle renne e degli uccelli migratori presenti sulle scogliere delle isole.  

Svalbard Museum a Longyearbyen – Isole Svalbard

Il museo non è molto grande ed è visitabile massimo in un paio di ore. All’ingresso vengono forniti dei calzari da indossare per tutta la durate della visita.

CURIOSITA’ prima di entrare nella maggior parte degli edifici e degli hotel di Longyearbyen, viene richiesto di togliere gli scarponi. Questa usanza risale all’epoca mineraria, quando i minatori, per evitare di portare polvere di carbone nelle abitazioni, si toglievano gli scarponi prima di entrare.

Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito del museo, è sempre opportuno informarsi sugli orari di apertura, che, a seconda della stagione in cui si visita, potrebbero cambiare.

Per chi ha più tempo a disposizione è possibile inoltre visitare la Svalbard Bryggeri, una birreria che  offre visite guidate con degustazioni.

Un po’ di curiosità

A Longyearbyen è presente l’università, chiamata  Università dell’Artico, costruita per permettere lo studio delle scienze artiche direttamente sul posto. Offre diversi percorsi di studio basati sulla ricerca in Biologia Artica, Geologia Artica, Geofisica Artica e Tecnologia Artica.

Infine vi segnaliamo lo Svalbard Global Seed Vault (Deposito sotterraneo globale dei semi ) situato ad un chilometro da Longyearbyen , un centro che ha la funzione di fornire una rete di sicurezza contro la perdita del “patrimonio genetico tradizionale” delle sementi. Questo luogo non è aperto al pubblico.

Un po’ di informazioni utili

Quando visitare le Isole Svalbard

E’ possibile raggiungere queste isole in qualsiasi periodo dell’anno, sempre tempo permettendo. Ricordatevi però che le Isole Svalbard si trovano sopra il Circolo Polare Artico, questo significa che, in inverno le giornate saranno molto brevi, infatti da ottobre a febbraio, alle Svalbard il buio regna sovrano (notte polare); mentre in estate, perciò nel periodo maggio -settembre il sole non tramonta mai, è il  fenomeno noto come Sole di Mezzanotte.

Nel periodio marzo-maggio, quando il sole torna a sorgere, è il momento migliore per visitare le Svalbard. La neve  ricopre ancora il  terreno perciò è possibile fare le escursioni in motoslitta  e sulle slitte trainate dai cani e di notte il buio permette, se si è fortunati, di ammirare l’aurora boreale.

Come raggiungere Longyearbyen

Noi abbiamo raggiunto l’isola con una nave da crociera; giunge nei porti delle Svalbard anche la compagnia marittima norvegese Hurtigruten.

Altro mezzo per raggiungere l’isola è l’aereo, qui è presente l’aeroporto internazionale Svalbard (LYR) con voli che arrivano da Oslo e Tromso.

Perché siamo andati alle Svalbard? Perché rappresentano l’immagine dell’Artico che abbiamo sempre sognato; i maestosi ghiacciai e le montagne coperte di neve, gli iceberg giganteschi e il ghiaccio galleggiante. Un viaggio meraviglioso!

Per saperne di più sul nostro viaggio in Norvegia,vi lasciamo il link con l’articolo dedicato!

Avete mai visitato queste isole? Vi aspettiamo nei commenti.

29 pensieri riguardo “Cosa vedere a Longyearbyen – Isole Svalbard

  1. Sono stata nella parte nord della Norvegia un paio di volte via terra dalla Finlandia. Ho visitato l’isola di Lovund, vicina al Circolo polare, per osservare i Pulcinella di mare. Da consigliare assolutamente. Consiglio anche un giretto in Finlandia, naturalmente…😉👋

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  2. Non sai quanto avrei voluto aggiungere le Svalbard al mio viaggio in Norvegia ma avrei avuto bisogno di molto tempo in più. Ho letto con avidità il tuo articolo e sogno già di andarci, comunque in estate.

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  3. Una tappa da sogno! Longyearbyen è nella mia lista dei posti da vedere, e la immagino proprio come l’avete descritta. Tra l’altro, avevo letto della possibilità di dormire in un hotel che è stato ricavato proprio in uno degli edifici che servivano da dormitori per i minatori: un’esperienza che mi piacerebbe provare.

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  4. Il mio professore di geografia fisica ha girato le Svalbard in lungo e in largo e a lezione ci faceva letteralmente rosicare perché ci mostrava delle foto magnifiche. Sapevo della banca del seme, è la più importante al mondo, ho studiato alcuni semi provenienti proprio da lì.

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  5. Ammetto che il Nord non mi attira granché, però penso che certi paesaggi e una natura incontaminata siano assolutamente buoni motivi per andarci. Anche secondo me con la neve avrebbero fatto un altro effetto, ancora più memorabile.

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  6. Una bellissima esperienza, posso dire che la foto del ghiacciaio mi ha ricordato la barriera di Game of thrones? Nerdate a parte, mi piacerebbe molto fare un’escursione simile con guide affidabili che sappiano spiegare tutti i dettagli.

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  7. Temo che la Svalbard siano una meta un po’ troppo gelida per i miei gusti, però mi piacerebbe andarci per vedere questi incredibili paesaggi e, soprattutto, gli animali dell’artico, davvero splendidi, ma già in Islanda ho patito troppo per il freddo, temo di non essere fatta per il grande nord!

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