Conoscete la storia di Paolo e Francesca?
Lui, Paolo Malatesta e Lei, Francesca da Rimini, in vita erano cognati (Francesca era sposata al fratello di Paolo, Gianciotto); la loro passione nacque dopo aver letto il libro che narrava delle vicende di Lancillotto e Ginevra.
La storia dei due amanti, uccisi per mano del marito di Francesca ha appassionato scrittori, poeti e musicisti, come ad esempio Dante Alighieri che nel V° canto della Divina Commedia li ha rappresentati come anime condannate alla pena dell’inferno, nel cerchio dei lussuriosi.
Sapete qual è il luogo in Italia che, si dice, fece da cornice alla storia d’amore di Paolo e Francesca? Il borgo di Gradara situato in provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche.
Il borgo
All’arrivo a Gradara si viene accolti da alte mura che circondano il borgo. Sulla sommità delle mura corrono magnifici camminamenti di ronda, che è possibile percorrere (ingresso a pagamento) e dai quali è possibile ammirare il panorama che spazia delle colline marchigiane alla costa del mare Adriatico.



Oltrepassata la porta posta sotto la torre dell’orologio si viene catapultati in un’atmosfera medievale. La strada principale in ciotoli porta alla seconda cinta muraria, al cui interno è situato il Castello, e una serie di vicoli stretti si diramano ai lati. Nel centro è possibile trovare piccoli negozi di prodotti tipici e di souvenir e ristorantini dove poter assaggiare le prelibatezze del luogo.


Sulla strada principale si trovano due chiese, quella del SS Sacramento (XVI sec.) e la Chiesa di San Giovanni Battista (XIII sec). La prima fu fondata dalla duchessa Vittoria Farnese nel 1597 per la Compagnia del SS. Sacramento. Nel 1750 fu completamente restaurata e al suo interno si trovano le spoglie di San Clemente, martire romano del II secolo.



La seconda chiesa si trova appena prima della seconda cerchia di mura; l’edificio è risalente al 1290 e fu restaurato tra il 1770 e il 1790.

Il castello
La rocca sorge su una collina a 142 m di altezza, all’interno di una seconda cinta muraria. Giunti davanti al Castello occorre superare il ponte levatoio per entrare nel cortile dove si trova il mastio, la torre principale del Castello (alta 30 metri).

Qui è collocata la biglietteria per l’accesso alla Rocca, consiglio di leggere sul sito dedicato le eventuali chiusure dovute al periodo di emergenza Covid.

E ora un po’ di storia
Il castello fu costruito attorno al 1150 dalla famiglia dei De Griffo: successivamente caduta in disgrazia venne affidata a Malatesta da Verucchio (detto Mastin Vecchio), capostipite e fondatore della dinastia dei Malatesta, i grandi signori di Rimini, Cesena e Pesaro.
Il dominio dei Malatesta su Gradara finì nel 1463 quando il borgo fu assediato da Federico da Montefeltro. La fortezza in seguito fu consegnata in vicariato dal Papa agli Sforza di Pesaro.
In seguito il castello è stato di proprietà delle più importanti casate italiane: i Della Rovere, i Borgia, i Medici.
Nel 1920 dopo l’acquisto della Rocca da parte della famiglia Zanvettori iniziarono i lavori di restauro del castello e della cinta muraria che riportarono il sito all’originario splendore.
Nel 1928 la rocca passò allo Stato italiano che lo ha trasformato in un museo.

La visita al castello inizia dal primo piano dove è possibile visitare alcune sale ben arredate, ecco alcuni esempi:
Sala Malatestiana
Il nome della sala deriva dalle decorazioni pittoriche, realizzate tra il 1921 e 1923, recanti motivi araldici malatestinai. Dalla sala si accede ad un balcone che nel secolo scorso era una loggia coperta.


La sala dei Putti
Sulle pareti sono riportati riquadri le cui scene hanno come soggetto dei putti.

La Sala del cardinale
Questa sala era probabilmente usata come alloggio per gli ospiti illustri di rango ecclesiastico; l’inginocchiatoio posto vicino al letto conferisce all’ambiente un’atmosfera religiosa. Il baldacchino risale al 700 ed è in legno intagliato e dorato.

Camera di Francesca
La camera è situata nell’ala della Rocca detta “Castellare” o “Palatium”, eretta accanto al Mastio tra il XII e il XIII secolo, destinata all’abitazione del Signore. Nel 1920 Umberto Zanvettori, ultimo proprietario della Rocca, decise di ricreare in questa stanza lo scenario della vicenda di Paolo e Francesca. Infatti nella stanza è collocata la botola che si presume sia stata utilizzata da Paolo nel tentativo di fuga da Gianciotto.

Durante l’anno, in periodo no covid, la fortezza fa da scenario a diversi eventi. Noi l’abbiamo visitato il 31 di ottobre e il borgo era addobbato di zucche e fantasmi per i festeggiamenti di Halloween!

Cosa visitare nelle vicinanze:
Il borgo è situato al confine tra le Marche e l’Emilia Romagna e sono tanti i paesi vicini degni di essere visitati, noi per esempio eravamo a Rimini quando abbiamo deciso di visitare Gradara.
Per i tifosi di motociclismo è interessante spostarsi di pochi chilometri nell’entroterra marchigiano fino a raggiungere Tavullia; questo paese ha dato i natali a Valentino Rossi e in tutto il paese ogni cosa celebra il campione di motociclismo.


Un borgo molto interessante di cui ho sentito a lungo parlare ma che, purtroppo, non ho mai visitato. Spero di rimediare presto.
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E’ un piccolo borgo, in mezza giornata si visita, ne vale la pena!
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Grazie per il consiglio!
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Grazie a te per aver letto l’articolo!
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si mangia bene?
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Io sono andata nel pomeriggio, arrivavo da Rimini dove ho pranzato! Mi sono soffermata a curiorosare alcuni menù nei pochi ristoranti aperti e tutti mi ispiravano moltissimo! Qualcuno mi ha suggerito la piadina al Bar Ex corpo di Guardia, ma non ho provato personalmente.
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ok, grazie lo stesso
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I borghi medievali sono sempre molto affascinanti. Il fatto che sia lo sfondo della triste storia di Paolo e Francesca lo rende ancora più particolare. Ovviamente il castello è imperdibile!
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Hai ragione, questa tragica storia d’amore rende il borgo ancora più affascinante. Grazie!
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